Nel contesto di crescente tensione tra Russia e Occidente, l’Aeronautica Militare italiana è stata nuovamente chiamata in azione nel cielo del Mar Baltico. Il recente allarme è stato innescato da un aereo non identificato proveniente dalla Russia, che ha solcato i cieli sopra le acque internazionali. Mentre la retorica di Putin minacciava azioni decise contro l’Occidente, gli Eurofighter italiani, stazionati nella base di Malbork in Polonia per vigilare sullo spazio aereo dell’Alleanza, sono stati catapultati in azione in risposta all’allarme proveniente dal cuore dell’Alleanza Atlantica.
L’alert è giunto in prima linea dalla Germania, nelle prime ore di giovedì 28 marzo, e si è ripetuto ancora il 29 marzo. Sebbene gli aerei russi si trovassero nello spazio aereo internazionale e non in quello della NATO, è stato il loro silenzio radio a innescare il “scramble” dei caccia italiani – un termine militare che indica il decollo rapido di aerei da combattimento in risposta a una minaccia immediata. Secondo le prime ricostruzioni degli eventi, gli aerei russi non avevano intenzioni ostili, ma il mancato contatto radio è stato sufficiente per attivare la risposta delle forze aeree della Nato.
Fonti della Difesa hanno chiarito che gli aerei russi sono stati identificati senza problemi e non hanno violato lo spazio aereo della Nato. Una volta che gli Eurofighter hanno identificato i velivoli, sono rientrati alla base di Malbork, mentre gli aerei russi hanno proseguito all’interno dei confini russi. Non è la prima volta che l’Aeronautica Militare italiana è stata coinvolta in operazioni di scorta di aerei russi al di fuori dello spazio aereo Nato. Già il 21 settembre scorso, una coppia di caccia F35A italiani del 32° Wing della Task Force Air è stata inviata in un “alfa scramble” per intercettare due altri aerei russi, mantenendo alta la tensione nei cieli del Baltico.
Questi episodi evidenziano la delicatezza delle relazioni tra Russia e Occidente e la necessità di una costante vigilanza e prontezza da parte delle forze aeree della Nato per garantire la sicurezza e la stabilità nella regione del Mar Baltico. Mentre le tensioni persistono, la cooperazione tra i membri della Nato rimane fondamentale per affrontare le sfide emergenti e garantire la pace e la sicurezza in Europa.