E’ salito ad almeno 18 il numero delle vittime – quasi tutte donne – del naufragio di un’imbarcazione affondata al largo di Lesbo, nel secondo incidente marittimo con dei migranti nell’arco di 24 ore; lo ha reso noto la Guardia costiera greca che inizialmente aveva parlato di 16 morti. A bordo dell’imbarcazione viaggiavano un quarantina di migranti; almeno una dozzina di persone risultano ancora disperse, mentre altre dieci donne sono tratte in salvo.
La barca è affondata a est di Lesbo, nel tratto di mare che unisce Grecie e Turchia. Il ministro delle migrazioni di Atene, Notis Mitarachi, ha postato un tweet nel quale chiede alla Turchia di assumere azioni immediate per “prevenire partenze illegali, a causa delle cattive condizioni del tempo”, invocando anche l’intervento dell’Unione europea. In un altro incidente una barca con 80 migranti a bordo è affondata vicino all’isola di Citera, a sud del Peloponneso; stando ai sopravvissuti, vi sarebbero almeno 15 dispersi.