Si torna a scuola a Kabul, in Afghanistan, il giorno dopo la riapertura annunciata dai talebani, ora al potere. Anche le insegnanti donne sono tornate in cattedra. I talebani hanno ribadito più volte che le ragazze e le donne possono continuare a lavorare e a studiare, anche ad andare all’università, ma “in conformità con la legge della Sharia” in classi con alunni dello stesso sesso. In questa primaria di Kabul gli studenti sono tutti maschi ma la maestra è una donna.
“Finora la situazione è buona – racconta Aisha – le donne possono andare a lavorare, non ci sono problemi con le classi. Continueremo a lavorare, non ci sono preoccupazioni, c’è sicurezza”. “Dopo che hanno annunciato l’inizio della scuola, la gente è felice – dice Muhammad, insegnante – noi siamo felici che le classi dalla scuola primaria in su siano ripartite e la maggior parte delle ragazze e dei ragazzi stia venendo a scuola, così come le insegnanti donne”. Il governo afgano si è impegnato ad essere più flessibile con le donne rispetto a quello precedente, prima dell’arrivo degli Usa, che sarà sempre ricordato per le innumerevoli brutalità e l’emarginazione nei loro confronti.
Sul fronte della diplomazia, intanto, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha incontrato ieri a Washington presso il Pentagono il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti d`America Lloyd Austin. “L`amicizia tra Italia e Stati Uniti è strategica, decisiva, importantissima, e trova nel settore della Difesa uno dei maggiori punti di forza – ha detto Guerini -. La decisività del rapporto tra i due Paesi è emersa anche nella drammatica crisi a Kabul dove, grazie alla stretta cooperazione tra le nostre Forze Armate siamo stati capaci, insieme, di condurre la più grande evacuazione di civili della storia”. Una smentita, infine, arriva da Palazzo Chigi: la notizia circolata su Twitter di una prossima apertura della Ambasciata d`Italia a Kabul “è priva di fondamento”.