di Maurizio Balistreri
E’ di “almeno” sette morti e venticinque feriti il bilancio provvisorio dell’assalto sferrato da miliziani afgani contro l’American University di Kabul. Lo fa sapere sul suo profilo Twitter il giornalista locale Bilal Sarwary, che afferma di aver ricevuto i dati dalla polizia. Alcuni media occidentali, come Fox News e il Telegraph, parlano di un bilancio inferiore, pari a un morto e 14 feriti. Sarebbero in corso scontri all’interno del compound tra i miliziani, la cui affiliazione non e’ ancora nota, e le forze di sicurezza afgane, sostenute – riporta France Presse – da “consulenti” statunitensi. I miliziani starebbero lanciando bombe a mano contro le forze di sicurezza. Nel frattempo, riporta ancora Sarwary, “almeno cento studenti sarebbero riusciti a fuggire dall’universita’”. I miliziani, infatti, hanno assaltato l’Universita’ Americana di Kabul entrando all’interno dell’edificio, dove erano presenti centinaia di studenti insieme ad alcuni docenti stranieri. “Alcuni uomini armati hanno attaccato l’Universita’ Americana di Kabul e ci sono notizie di esplosioni e colpi d’arma da fuoco”, fa sapere un dirigente dell’Università, “gli assaltatori sono all’interno del compound e ci sono professori stranieri insieme a centinaia di studenti”. In trappola nella struttura anche Massoud Housseini, il fotografo afgano vincitore del premio Pulitzer, che ha pubblicato su Twitter una foto dell’assalto. “Siamo bloccati dentro Auaf. Esplosione seguita da spari. Forse il mio ultimo Tweet”.
Mentre sono ancora in corso i combattimenti tra le forze di sicurezza afgane e i miliziani che hanno assaltato l’Universita’ Americana di Kabul, intrappolando dentro decine di studenti, alcuni testimoni hanno raccontato al ‘Guardian’ la dinamica dell’attacco. A permettere ai miliziani, la cui affiliazione non e’ ancora nota, di entrare nel compound, fortemente sorvegliato, e’ stata l’esplosione di un’autobomba che ha sventrato un muro, consentendo loro l’ingresso nella struttura. Si sarebbero quindi uditi degli spari e, successivamente, poliziotti e soldati afgani hanno circondato l’area prima di lanciare il blitz, con il sostegno di “consulenti” americani. Intanto, consiglieri americani stanno aiutando le forze afgane impegnate all’Università americana di Kabul, in Afghanistan, dove è in corso un attacco da parte di uomini armati. “Un ridotto numero di consiglieri della missione Resolute Support sta assistendo le forze afgane nella loro risposta”, ha detto una fonte della Difesa Usa sotto anonimato, precisando che i consiglieri “non sono in ruolo da combattimento, stanno consigliando la loro controparte afgana”. Nel college sono stati uditi spari ed esplosioni. Tanti gli studenti ancora bloccati nelle aule. (con fonte Afp)