Più informazioni condivise e obiettivo zero controlli per i contribuenti soggetti agli studi di settore. Sono 190mila le comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi pronte a partire per consentire ai contribuenti di valutare la propria posizione e scegliere di fornire chiarimenti all`Agenzia o rimediare. Con il nuovo ravvedimento, infatti, chi si accorge dell`errore e provvede a correggerlo beneficia di una significativa riduzione delle sanzioni in base al tempo trascorso. Una chance che resta salva anche se la violazione è già stata constatata o sono iniziati accessi, ispezioni, verifiche. Con il provvedimento firmato oggi dal direttore dell`Agenzia viene definito il pacchetto di dati a disposizione dei contribuenti soggetti agli studi e fissate le modalità di dialogo preventivo con il Fisco. Obiettivo dell`operazione, che segue a distanza di poche settimane quella lanciata per la corretta indicazione delle quote costanti delle plusvalenze e/o sopravvenienze attive, è mettere i cittadini nelle condizioni di avere un quadro completo della loro posizione fiscale per aiutarli ad adempiere correttamente o a mettersi in regola ed evitare, così, i controlli.
Il provvedimento di oggi individua l`intero pacchetto di elementi e informazioni relativi agli studi di settore da condividere, oltre a quelli sulle anomalie. Grazie a questa nuova e più avanzata forma di comunicazione con il Fisco, i contribuenti che hanno ricevuto le informazioni dall`Agenzia possono regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commesse, secondo le modalità previste dall`istituto del ravvedimento operoso. Oltre alle comunicazioni di anomalie, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente gli inviti a presentare i modelli studi di settore, se non ha provveduto; i modelli di studi di settore trasmessi; l`elenco delle anomalie emerse in fase di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici tra il modello Unico e i dati degli studi di settore; le segnalazioni inviate dal contribuente o dal suo intermediario per comunicare eventuali giustificazioni su situazioni di non congruità, non normalità e/o non coerenza o per fornire dettagli in merito alle cause di esclusione o di inapplicabilità dagli studi; le risposte inviate dal contribuente, anche tramite il suo intermediario, relative a comunicazioni di anomalie nei dati dichiarati ai fini degli studi di settore; le statistiche relative ai dati dichiarati ai fini degli studi di settore. Allo stesso scopo, il Fisco fornirà anche il prospetto su base pluriennale dell`andamento dei dati dichiarativi relativi agli studi di settore applicati e il documento di sintesi dell`esito dell`applicazione degli studi di settore sulla base dell`ultima versione del software Gerico.