“Sentivo la necessita’ di fare questo gesto”. Ha detto in pratica cosi’ Mehmet Ali Agca agli investigatori dell’Ispettorato di polizia del Vaticano l’intenzione di portare fiori sulla tomba del Papa al quale sparo’ nel 1981. Ali Agca – ha detto il vicedirettore della Sala Stampa vaticana, padre Ciro Benedettini – e’ potuto entrare nella Basilica senza nessun problema, in quanto non ha nessuna pendenza aperta con il Vaticano. La sua permanenza nella Basilica e’ stata brevissima. Agca sarebbe arrivato ieri in auto a Roma dall’Austria. Rischia l’espulsione Ali’ Agca che non avrebbe alcun visto di ingresso nel nostro Paese sul passaporto, cosa invece prevista negli accordi con la Turchia. Cio’ e’ stato verificato all’esito dei controlli tra l’ufficio immigrazione della polizia di Stato congiuntamente con l’ambasciata turca. La Questura quindi ha attivato le relative procedure e lunedi’ dovrebbe tenersi la relativa udienza per direttissima. Agca sarebbe quindi entrato clandestinamente in Italia dove sarebbe giunto venerdi’ in auto a Roma dall’Austria. Riconosciuto in piazza San Pietro dagli uomini dell’ispettorato Vaticano era poi stato portato negli uffici di via San Vitale per verifiche amministrative relative ai documenti in suo possesso e alle modalita’ di accesso in Italia.