Aggressioni ai docenti, verso una nuova stretta: l’arresto in flagranza per gli assalitori

Valditara ha dato anche mandato agli uffici competenti di avviare una verifica approfondita sul rifiuto di 31 scuole superiori di accogliere un ragazzo con gravi forme di autismo

Giuseppe Valditara

Giuseppe Valditara

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha proposto una misura forte per contrastare il crescente fenomeno delle aggressioni ai danni del personale scolastico: l’arresto in flagranza di reato per chi commette atti violenti contro insegnanti e operatori delle scuole. La proposta arriva in seguito all’ennesimo episodio di violenza, questa volta avvenuto a Casarano, nel Leccese, dove un professore di un istituto superiore è stato minacciato e aggredito per aver messo delle note disciplinari a un alunno.

Secondo quanto riportato nella denuncia presentata ai Carabinieri, l’alunno, dopo aver ricevuto la sanzione, avrebbe chiamato il padre dicendogli: “Vieni a spaccare la faccia al professore”. Poco dopo, il genitore e il fratello maggiore dello studente si sono presentati a scuola, minacciando il docente e costringendolo a rifugiarsi in un bagno per sfuggire all’aggressione. Il professore ha quindi allertato le forze dell’ordine, che hanno identificato e fermato i due aggressori.

Di fronte a questo ennesimo caso di violenza, il ministro Valditara ha deciso di intervenire con una proposta concreta. In una conversazione telefonica con il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha suggerito di estendere la misura dell’arresto in flagranza di reato anche ai casi di aggressione contro il personale scolastico. “Stiamo lavorando insieme su una norma in questa direzione”, ha dichiarato Valditara, sottolineando che “il Governo e il ministro dell’Istruzione sono accanto ai docenti e a tutto il personale, che devono sentire forte la presenza costante delle Istituzioni”.

La proposta ha ricevuto il sostegno dei dirigenti scolastici. Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Nazionale Presidi (Anp), ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, ricordando che si tratta di una richiesta avanzata da tempo dal mondo della scuola. “I dirigenti scolastici, i docenti e il personale ATA non possono più essere oggetto di aggressioni e violenze, divenute negli ultimi anni sempre più frequenti”, ha dichiarato Giannelli, ringraziando il ministro per la sensibilità dimostrata.

Valditara ha anche telefonato al dirigente dell’istituto di Casarano per informarsi sulle condizioni di salute del professore aggredito, esprimendo solidarietà al docente, alla scuola e a tutta la comunità educativa coinvolta. “Il personale della scuola deve essere messo nelle condizioni di svolgere il proprio importante lavoro serenamente, consapevole di essere tutelato e di avere dalla propria parte le Istituzioni e la stragrande maggioranza delle famiglie”, ha aggiunto Giannelli.

Oltre a occuparsi del caso di Casarano, Valditara ha dato mandato agli uffici competenti di avviare una verifica approfondita su un altro episodio che ha suscitato scalpore: il rifiuto di 31 scuole superiori di accogliere un ragazzo con gravi forme di autismo. “La scuola italiana ha il dovere di essere inclusiva per tutti gli studenti, senza distinzioni”, ha ribadito il ministro, confermando il suo impegno per garantire un’istruzione accessibile e rispettosa dei diritti di ogni alunno.

La proposta di estendere l’arresto in flagranza di reato alle aggressioni contro il personale scolastico rappresenta un segnale importante per contrastare un fenomeno che, purtroppo, sembra in crescita. La scuola deve tornare a essere un luogo sicuro, dove docenti e studenti possano operare in un clima di rispetto e collaborazione, lontano da ogni forma di violenza e prevaricazione.