Agnelli all’Antimafia: “Presidiamo subito i settori più caldi”
Il presidente della Juve: bagarinaggio allo Stadium “perché è troppo piccolo”
“Per la sicurezza nelle curve tutte le società devono essere d’accordo e la sola Serie A non basta”. E’ il pensiero del presidente della Juventus, Andrea Agnelli in audizione alla Commissione parlamentare Antimafia sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo del calcio. “Serve uno sforzo congiunto con tutte le Leghe, compresa la Lega Dilettanti che porterò come istanza personalmente in Lega di Serie A. Ad oggi è il Gos l’ente preposto sulla sicurezza degli impianti e le linee guida vengono emanate dall’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive. A Torino vediamo che dal Gos parte la direttiva di non avere steward nelle curve con i tifosi più caldi. Per motivi di ordine pubblico si preferisce lasciare libero questo settore. Noi non siamo d’accordo, presidiamoli subito”. Agnelli, in relazione al bagarinaggio ha anche detto che la Juve è stata colta “di sorpresa nel dover gestire uno stadio troppo piccolo, sempre tutto esaurito ogni domenica”- “Se penso alla finale di Champions che andremo a giocare con orgoglio a Cardiff, vado on line e trovo biglietti a 3 e 5 mila euro. Prezzi che sono assurdi”. Eventi dove l’offerta è molto inferiore alla domanda “sono per noi un motivo di orgoglio ma anche un problema”.
Il bagarinaggio “esiste e deve essere contrastato” ma “la cessione di un bene mobile, quale è il biglietto di una partita da una persona ad un’altra non penso possa essere criminalizzata. Discorso diverso è il fare incetta di tagliandi a fini puramente speculativi fenomeno che va combattuto e sul digitale sta invece dilagando grazie all’uso dei cosiddetti bot, software che permettono in pochi secondi di concludere un alto numero di transazioni”. Agnelli ha anche aperto una riflessione sulla legge Pisanu che permette la vendita ad una singola persona di 4 biglietti al massimo. “Se si procedesse ad una deroga o ad una modifica della normativa essa dovrebbe comunque prevenire le truffe o l’accaparramento a fini speculativi dei tagliandi, ma è comunque una riflessione che va fatta”. Agnelli si è detto favorevole ad istituire “un giudizio abbreviato subito, allo stadio, stile inglese. Siamo pronti come Juve a fornire anche zone adibite all’interno dell’impianto. Dovremo da qui a settembre avere situazioni chiare e definite nelle parti calde degli stadi: dagli steward ai reati con giudizi immediati stile inglese. Questo è il primo passo. Poi serve un tavolo congiunto. Presidiamo questi territori, andiamoci noi come Stato. Dobbiamo trovare soluzioni per il futuro. Prendo atto che ci sono state anomalie e verranno corrette”, ha detto Agnelli, rispondendo alle domande di Bindi. Presidente della Commissione che ha riflettuto: “il bagarinaggio nel nostro Paese non è reato, dopo quanto successo dobbiamo interrogarci se questo sia giusto”.