È ispirato a una vera storia il film “Agnus Dei”, presentato oggi a Roma dalla regista francese Anne Fontaine, e che arriverà nei cinema italiani il 17 novembre. Nel 1945 un medico francese della Croce Rossa, in missione in Polonia per assistere i sopravvissuti della Seconda Guerra Mondiale, scoprì che in un convento alcune suore erano state stuprate da soldati russi ed erano rimaste incinte. Quel convento nel film di Fontaine diventa teatro di confronto e di scontro tra l`istinto e la fede, l`obbedienza e la volontà individuale, la natura e le regole. La regista, dopo aver scoperto questa storia, ha trascorso alcuni giorni in due conventi per capire meglio le regole che governano questi luoghi. “Immaginiamo che nei conventi ci siano persone tutte uguali, ma in realtà assomigliano a delle famiglie, dove ci sono tante individualità: ogni religiosa ha la sua sensibilità e il suo carattere. Quest`esperienza mi ha permesso di dirigere meglio la storia e le attrici”.
Gli stupri di guerra sono un fatto di drammatica attualità anche oggi, e in alcuni conflitti hanno come vittime anche delle religiose. “Credo che quello trattato dal film sia un argomento attuale, oggi la situazione è la stessa di allora. – ha detto la regista – La violenza sulle donne è un`arma di guerra totalmente banalizzata oggi ma è qualcosa di inaccettabile, non si riesce a fermare questa barbarie. E sulle suore è una doppia violenza, perché è su una donna e una religiosa”. La regista, nelle sue ricerche, ha scoperto che questa storia in Polonia è stata completamente dimenticata, e non sa se all`epoca la Chiesa fosse a conoscenza di queste vicende. Fontaine, però, ha mostrato il film in Vaticano qualche mese fa: “In sala c`erano vescovi, monaci, religiose, e un vescovo mi ha detto: `Questo film è terapeutico per la Chiesa`” ha concluso Fontaine. “Agnus Dei” è in lizza per rappresentare la Francia ai prossimi premi Oscar.