Aiello (M5S), mia vita in pericolo causa Salvini e Bonafede

Aiello (M5S), mia vita in pericolo causa Salvini e Bonafede
Piera Aiello
6 settembre 2019

“I ministri Salvini e Bonafede hanno messo a repentaglio la mia vita, agevolando una grave fuga di notizie”. Lo dice la deputata del M5s, Piera Aiello, testimone di giustizia dal 1991, originaria di Partanna (Trapani), componente della commissione parlamentare Antimafia presieduta da Nicola Morra. La presunta fuga di notizie riguarda un “decreto inter-ministeriale firmato a maggio dai titolari dell’Interno e della Giustizia, con il quale vengono rese di pubblico dominio notizie riservate su di lei e sulla sua famiglia”, si legge in una nota redatta dallo staff della parlamentare, cognata di Rita Atria, la giovane testimone di giustizia che si tolse la vita dopo l’uccisione del giudice Paolo Borsellino.

Il riferimento e’ all’affissione – tra i procedimenti in trattazione del Tribunale di Roma – di uno statino in cui era inserito il processo in cui la Aiello si trova imputata con le generalita’ riservate che le erano state fornite all’inizio della sua collaborazione con la giustizia. “Per tanti anni ho cercato di proteggere me ed il mio nucleo familiare – scrive la deputata sulla sua pagina social – ma per leggerezza o per sicura incompetenza di due ministri, Salvini e Bonafede, di un sottosegretario Gaetti e di un direttore del Servizio Centrale di Protezione Generale Aceto, questo e’ stato vanificato. Mi trovo costretta a denunciare i sopra nominati, dopo aver informato il Presidente Morra, lo stesso Gaetti pretendendo un’audizione in Commissione Centrale ex art.10, dalla quale non ho avuto riscontro, come sempre”.

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