I potenziatori cognitivi, a volte chiamati ”smart drugs” o ”potenziatori di memoria”, sono sostanze utilizzate allo scopo di aumentare alcune funzioni mentali quali l’attenzione, la memoria, la concentrazione, la motivazione, la pianificazione, l’autostima e la capacita’ di prendere decisioni: ”se da un lato pero’ aumentano le capacita’ cognitive e riducono la sensazione di fatica, il sonno e la fame, dall’altro causano danni al pari delle vere e proprie droghe”. E’ l’allrme lanciato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), che sul suo sito sottolinea: ”negli ultimi anni Internet e l’acquisto illegale hanno sicuramente cannibalizzato il mercato delle sostanze stupefacenti, ma non solo. Nel nostro Paese sono stati individuati circa 500 portali in lingua italiana (o con base in Italia) che vendono questo tipo di sostanze e il 64% di questi siti e’ stato definitivamente chiuso. La rete di finte farmacie, drugstore, siti di e-commerce fa si’ che procurarsi sostanze illecite risulti drammaticamente veloce ed economico. Non servono prescrizioni mediche, non c’e’ monitoraggio dei rischi, e in generale delle conseguenze della loro somministrazione”. ”In una societa’ che corre sempre piu’ velocemente – prosegue Aifa – l’ambizione di superare e migliorare le proprie prestazioni non conosce limiti, neanche quando vi e’ un palese pericolo per la salute. Pressioni, aspettative, ansia vengono quindi affrontate non considerando gli effetti devastanti che l’assunzione di certi prodotti puo’ causare. Non siamo mai abbastanza magri, svegli o reattivi, abbastanza allegri, flessibili, ma – piuttosto che fermarci a riflettere e a risolvere i coni d’ombra dei nostri stati d’animo – ci rifugiamo in soluzioni tanto veloci quanto, spesso, dannose”.
Secondo uno studio molte nuove sostanze vengono commercializzate come ”sballo legale”, anche quando le indicazioni riportano la dicitura ”Non destinato al consumo umano”; in alcuni casi, infatti, per evitare i controlli, nei laboratori clandestini europei e mondiali si producono nuove droghe che vengono vendute direttamente sul mercato con etichette contenenti informazioni ingannevoli, per esempio ”sostanze chimiche destinate alla ricerca” o ”fertilizzanti”. Ogni anno l’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze pubblica la ”Relazione europea sulla droga”: relativamente al 2013, l’analisi di questo mercato evidenzia come sia progressivamente piu’ difficile esaminare questo segmento a causa della continua comparsa di nuove sostanze psicoattive create per imitare gli effetti generalmente causati da droghe gia’ inserite nelle tabelle delle sostanze vietate. Allerta dell’Aifa anche sulle cosiddette bevande energetiche (a base di caffeina, ma anche taurina). Secondo recenti studi, infatti, oltre ai numerosi casi registrati di reazioni avverse, tra cui attacchi di panico, nervosismo ed epilessia, l’elevato consumo di energy drink tra gli studenti delle scuole superiori puo’ rappresentare un marker per altre attivita’ che potrebbero influenzare negativamente lo sviluppo, la salute e il benessere degli adolescenti.