Un problema elettronico ai motori rischia di mettere a terra la flotta dei nuovi Airbus A-400M, il gigantesco aereo da trasporto, risposta europea al Lockeed C-130 americano, dopo lo schianto di un velivolo dello stesso tipo vicino Siviglia, che ha provocato la morte di quattro persone. L’Airbus Defence and Space ha trasmesso una nota d’allerta a tutti i suoi clienti, chiedendo di effettuare dei controlli al sistema di gestione elettronico dei motori dell’aereo chiedendo di effettuare test specifici e regolari dell’Ecu”, l’unità di controllo elettronico su ciascun motore dell’aereo prima del volo e di effettuare “controlli supplementari dopo l’eventuale sostituzione del motore o dell’Ecu” stessa. L’incidente è avvenuto il 9 maggio 2015 in Spagna. È stato un duro colpo per quello che avrebbe dovuto essere il fiore all’occhiello della cooperazione militare europea, ma che ha subito numerose battute d’arresto dal lancio del programma nel 2003. In totale, fino ad oggi, sono stati ordinati 174 AirbusA400M: tra questi, 50 dalla Francia, 53 dalla Germania, 27 dalla Spagna, 22 dal Regno unito. Ma il velivolo dovrebbe soddisfare anche le esigenze di Belgio, Lussemburgo, Turchia, Malaysia. Non l’italia, per ora, che produce e commercializza, con l’Alenia, il più piccolo ma versatile C-27J “Spartan”.I governi di quattro paesi partner (Francia, Spagna, Gran Bretagna e Germania) hanno insistito per fare fabbricare il motore dell’Airbus da un consorzio europeo, EPI, composto dalla francese Snecma (Safran), dalla britannica Rolls-Royce, dalla spagnola Itp e dalla tedesca Mtu: una decisione che, secondo lastessa Airbus Defence and Space, ha portato a notevoli ritardinella consegna. (Immagini Afp)