Airbus schiantato in Francia, comandante solo in cabina. Ipotesi suicidio o attentato (VIDEO)
Secondo il NYT, dalle prime analisi della scatola nera uno dei due piloti ha provato invano a rientrare. Le figaro ipotizza il suicidio del pilota rimasto in cabina
Il giallo dell’Airbus che si è schiantato con 150 persone a bordo martedì a sud della Francia s’infittisce sempre di più: un solo pilota alla guida dell’aereo, chiuso nella cabina di pilotaggio. L’altro, escluso, che tenta di sfondare la porta per rientrare. La notizia che uno dei due piloti dell’Airbus A320 è rimasto chiuso fuori dalla cabina suggerisce secondo la Cnn uno spettro più ampio di opzioni. Ma tra queste emergono due fra tutte: che il pilota rimasto all’interno sia stato colto da un malore e non sia stato più in grado di sbloccare (con l’interruttore posto sul quadro comandi) la porta (blindata su tutti i jet commerciali dopo l’11 settembre) o che – ipotesi definita “atroce” da Cnn – si sia trattato di un atto deliberato di terrorismo, una missione suicida. Ipotesi, quest’ultima, finora non esclusa dalle autorità ma ritenuta altamente improbabile. Queste, secondo gli analisti sentiti dalla rete di Atlanta, le principali ipotesi dopo che il New York Times, citando uno degli inquirenti coinvolti nell’analisi delle registrazioni di quanto è successo nella cabina recuperate dalla prima scatola nera ritrovata. Nel nastro che ha registrato gli ultimi 8 minuti fatali in cui l’aero è sceso in quasi in picchiata da 38.000 a 6.000 piedi si sente il pilota “all’esterno bussare (prima) leggermente sulla porta senza ricevere alcuna risposta e poi con forza ma sempre senza ricevere una risposta, che non c’è mai stata. (Ad un certo punto) si sente come abbia di fatto tentato di abbattere la porta”.
I NOMI Intanto sono stati pubblicati i nomi dei due piloti dell’A320. Secondo la Bild, si tratterebbe del comandante Patrick S., padre di due figli e con oltre 10 anni di esperienza di volo, e del co-pilota Andreas L., un giovane originario di Montabaur, nel Lander Renania-Palatinato, con 630 ore di volo alle spalle. Entrambi sono di nazionalità tedesca. Al momento la Lufthansa non conferma le indiscrezioni pubblicate dal New York Times. Intanto arriveranno oggi a Seyene-Les-Alpes le famiglie delle vittime del disastro aereo nel sud della Francia, dove è previsto l’inizio delle operazioni di identificazione dei corpi recuperati dai soccorritori. E riguardo le indagini, il segretario generale Jurgen Stock ha confermato ai media tedeschi che un team di quattro uomini dell’Interpol, la polizia criminale internazionale, è stato inviato nel sud della Francia per collaborare sul caso. “Non si esclude che sia stato un gesto voluto”. Nella tragedia dell’Airbus A320 della Germanwings non si può escludere la possibilità che la discesa dell’aereo e il conseguente schianto contro le montagne siano stati provocati intenzionalmente dai piloti o da uno di essi. È quanto riferisce al New York Times un funzionario francese coinvolto nelle indagini sull’incidente. “Al momento non abbiamo alcuna indicazione che punti chiaramente verso una spiegazione tecnica -ha detto il funzionario che ha chiesto di rimanere anonimo- quindi dobbiamo considerare la possibilità di una deliberata responsabilità umana”.
http://youtu.be/Nw9M3KQpNG8
IPOTESI SUICIDIO Alla luce delle notizie diffuse dal New York Times, secondo cui uno dei piloti del volo Germanwings caduto martedì sulla Alpi francesi sarebbe rimasto chiuso fuori dalla cabina, spuntano le prime ipotesi su quanto possa essere accaduto. Il sito del quotidiano francese Le Figaro, che in questi giorni ha lanciato un lunga diretta sugli eventi, solleva in apertura addirittura l’ipotesi del suicidio del pilota rimasto in cabina e che, al momento dello schianto, sarebbe stato l’unico alla guida del velivolo, mentre il collega era rimasto bloccato fuori.”È in corso una indagine di sicurezza che presto potrebbe trasformarsi in un’indagine penale”, ha dichiarato a lo stesso Le Figaro un esperto di sicurezza aerea, secondo il quale la Bea, l’Ufficio di inchiesta e di analisi per la sicurezza dell’aviazione civile francese, non ha ancora smentito le notizie diffuse dal New York Times
IDENTIFICIAZONE DEI CORPI I resti dei primi corpi recuperati nell’area dello schianto dell’Airbus A320 della Germanwings, caduto martedì sulle Alpi francesi, stanno venendo identificati dagli esperti forensi, prima di essere trasferiti alla camera ardente allestita nell’area. Lo hanno confermato a EFE fonti della gendarmeria francese. I primi corpi sono stati prelevati con gli elicotteri nelle ultime ore di luce di ieri, prima che le operazioni di recupero si interrompessero a causa del buio. Quindi sono stati trasferiti in un avamposto medico di Seyne-les-Alpes, la località più vicina al luogo della tragedia. Ora stanno venendo esaminati con materiale portato dal servizio di identificazione criminale della gendarmeria, la cui sede si trova a Rosny-sous-Bois, a est di Parigi.Dopo le analisi, i corpi saranno inviati alla cappella ardente allestita nel paesino in attesa dell’arrivo dei familiari, previsto per le prossime ore. Le operazioni di recupero sono intanto riprese alle 9 ora locale, con condizioni meteo buone. Per ora le operazioni si stanno concentrando sul recupero dei corpi e sulla ricerca della seconda scatola nera del velivolo, mentre la prima è già nelle mani della Bea, l’Ufficio di inchiesta e di analisi per la sicurezza dell’aviazione civile francese.