Conclusa la sessione di bilancio entro fine anno e archiviate le festività residue, i parlamentari tornano al lavoro: l’aula della Camera lo ha già fatto nella seduta odierna dedicata alla discussione generale sul decreto Aiuti quater (già approvato dal Senato in prima lettura), il Senato da domani pomeriggio con l’avvio dell’esame del decreto 185 del 2 dicembre 2022 per le nuove forniture militari all’Ucraina, il cui iter in commissione si è concluso il 20 dicembre scorso. Prima del ddl di conversione del decreto, però, l’assemblea di palazzo Madama dovrà votare nella seduta di domani la deliberazione per la procedura abbreviata su un disegno di legge di iniziativa parlamentare promosso dalla Lega, prima firmataria Daisy Pirovano. Si tratta di una modifica della legge sul Giorno della Memoria “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”, che si propone di istituire un fondo per favorire l’organizzazione da parte delle scuole secondarie di secondo grado di “viaggi nella memoria” nei lager.
La procedura abbreviata è consentita, previa appunto deliberazione dell’aula, “per i disegni di legge presentati entro sei mesi dall`inizio della legislatura che riproducano l`identico testo di disegni di legge approvati dal solo Senato nella precedente legislatura”, secondo le previsioni dell’articolo 81 del regolamento di palazzo Madama. Nell’agenda parlamentare del Governo, quella che di fatto determina ormai da molti anni gran parte delle priorità legislative del Parlamento, ci sono anche il decreto Ischia alla Camera, in scadenza il 1 febbraio, che contiene i provvedimenti di emergenza varati in seguito alla tragedia del 26 novembre (il calendario per l’aula dovrebbe essere fissato nella prossima conferenza dei capigruppo), il decreto Lukoil che scade il 3 febbraio ed è all’esame del Senato in prima lettura. Al via a palazzo Madama domani, martedì 10 gennaio, alle 16 l’esame, nelle commissioni riunite Affari costituzionali e Bilancio, del ddl di conversione del Milleproroghe (Dl 29 dicembre 2022, n. 198).
Di rilievo politico e già oggetto di roventi polemiche fra maggioranza e opposizione il decreto 2 gennaio 2023 numero 1, “Misure urgenti di gestione dei flussi migratori”, il cosiddetto decreto Ong: assegnato alle commissioni riunite Affari costituzionali e Trasporti di Montecitorio. Non c’è solo l’attività legislativa per le Camere. Il primo appuntamento di rilievo potrebbe coincidere con una informativa del Governo sui fatti del Brasile, richiesta da diversi gruppi di opposizione oggi in aula alla Camera. La prossima settimana, martedì 17, è in calendario finalmente, dopo il rinvio di dicembre, la convocazione del Parlamento in seduta comune per il voto dei membri “laici” del Consiglio superiore della magistratura. Un rito democratico che richiede però confronto e intese fra le forze politiche: per questo motivo alcune fonti parlamentari non escludono del tutto la possibilità di un nuovo rinvio, magari a breve scadenza.
Restano da costituire due importanti commissioni bicamerali: la Vigilanza Rai, già in ritardo sulla tabella di marcia parlamentare, e l’Antimafia (per quest’ultima tuttavia occorre un passaggio legislativo, quindi i tempi non sono necessariamente brevi). Al Senato è stata sollecitata la ricostituzione della “Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”, la cosiddetta commissione Segre (dal nome della senatrice a vita Liliana, che l’ha proposta e presieduta nella passata legislatura). Da segnalare infine qualche appuntamento imminente a livello di lavori di commissione, alla Camera mercoledì 11 gennaio, alle 9, la commissione Trasporti svolge l`audizione del ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, sulle linee programmatiche in materia di comunicazioni, mentre giovedì 12 gennaio, alle 13.30 presso la sala della Regina, le commissioni riunite Cultura di Camera e Senato svolgeranno l`audizione del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, sulle linee programmatiche del suo dicastero.