Vola Jordan Spieth (foto)
Lo affiancano Bubba Watson, campione uscente, Patrick Reed, lo spagnolo Sergio Garcia e il nordirlandese Rory McIlroy, numero uno mondiale, gran favorito della vigilia e piuttosto deludente con i suoi due score di 71 (-1). Più indietro Keegan Bradley, 27° con 143 (-1), Zach Johnson e Webb Simpson, 29.i con 144 (par), Hunter Mahan, il nordirlandese Graeme McDowell, l`inglese Ian Poulter e il fijano Vijay Singh, 33.i con 145 (+1). Hanno superato il taglio con l`ultimo punteggio utile Matt Kuchar, l`inglese Lee Westwood e lo svedese Henrik Stenson, 50.i con 146 (+2), mentre non hanno trovato posto tra i 55 ammessi agli ultimi due turni Jim Furyk, Brandt Snedeker e l`inglese Luke Donald (147, +3), l`irlandese Padraig Harrington (149, +5) e il tedesco Martin Kaymer (151 (+7). Jordan Spieth, nel cui palmares figurano tre titoli nel PGA Tour (due ufficiali e uno non ufficiale) e uno nell`Australasia Tour, attualmente quarto nel world ranking e che con un successo salirebbe al secondo, ha segnato sei birdie, senza bogey, tre in ciascuna metà del tracciato. “Fare un record al Masters – ha spiegato – è sempre qualcosa di incredibile. Sono veramente entusiasta dei miei primi due giri, del modo in cui ho colpito la palla e del mio atteggiamento in campo. Un solo bogey in 36 buche su questo magnifico percorso è gran cosa. Prendo i green con regolarità e imbuco sia putt lunghi che corti. Però siamo solo a metà strada. Rispetto allo scorso anno, quando non sono riuscito a sfruttare al meglio la mia posizione di leader insieme a Bubba Watson dopo tre turni, ho imparato ad avere pazienza. Mi auguro di poter nuovamente avere la stessa chance”.
Spieth aveva iniziato con un 64 (-8) dovuto a nove birdie e a un bogey, punteggio di un solo colpo superiore al record assoluto sul giro di 63 relativo a tutti i major. Tiger Woods, piuttosto tonico e forse inatteso dopo quanto aveva fatto vedere nel rientro precedente, in un certo senso ha lanciato la sfida: “Ho dodici colpi di ritardo – ha detto – ma non ho tanti giocatori avanti e poi ricordatevi di quanto accadde nel 1996”. Fu l`anno in cui l`inglese Nick Faldo conquistò il suo terzo Masters rimontando nel giro finale sei colpi all`australiano Greg Norman. Tiger, che all`epoca era ancora dilettante, ha poi aggiunto: “Ci sono ancora tante buche da giocare e tutto può ancora accadere e, inoltre, dipenderà anche dalle condizioni climatiche”. Nel suo score quattro birdie e un bogey. Tanta altalena per Rory McIlroy che ha messo insieme un eagle, cinque birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di nove milioni di dollari.