Al Ravello festival Gambarini e la Salerno jazz collective
Il 26 agosto il jazz chiude con Rita Marcotulli
Da Ella Fitzgerald a Thelonius Monk a Dizzy Gillespie. Per celebrare i 100 anni dalla loro nascita, il Ravello Festival porta sul palco di Villa Rufolo martedì 8 agosto una produzione originale che mette insieme, per la prima volta, il meglio della scuola salernitana di jazz e la voce di Roberta Gambarini – torinese di nascita e newyorkese di adozione -. Un incontro fortemente voluto dal Direttore artistico della sezione Jazz Maria Pia De Vito, che è anche un ideale ponte tra la città di Salerno, feconda fucina di musicisti, e la capitale della musica afroamericana, quella Grande Mela dove i tre jazzisti contribuirono a una rivoluzione che cambiò il volto del jazz: il be bop. A farle da corona nove musicisti, tra i migliori talenti della scuola salernitana del jazz. Quella che dal dopoguerra a oggi ha reso Salerno una delle città più feconde, con una scena jazzistica invidiata da tutto il mondo. Il Salerno Jazz Collective è composto dal sassofonista Sandro Deidda, che ha curato la direzione musicale e gli arrangiamenti, dalla tromba di Giovanni Amato e dai sassofoni di Alfonso Deidda, Daniele Scannapieco e Jerry Popolo, tutti polistrumentisti e straordinari solisti.
La sezione ritmica della band è formata da musicisti assai noti e celebrati per le loro qualità, anche perché da anni suonano regolarmente con le star del jazz nostrano ed internazionale: Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, Dario Deidda al basso, Amedeo Ariano alla batteria e Pierpaolo Bisogno al vibrafono e alle percussioni.