Al setaccio whatsapp e mail di Marra. Consulente Ama, interrogatorio fiume per Muraro
ROMA CAPITALE Al centro dell’indagine l’acquisto di un appartamento da parte dell’ex capo dipartimento del comune
Le comunicazioni via whatsapp e mail. Centinaia di file che ”raccontano” la rete di relazioni che l’ex vicecapo di gabinetto del Comune di Roma, Raffaele Marra, aveva quotidianamente a cominciare con la sindaca di Roma, Virginia Raggi, di cui era importante braccio destro fino al giorno dell’arresto, il 16 dicembre scorso. Passa attraverso l’analisi dei supporti tecnologici sequestrati a Marra l’indagine della procura di Roma su corruzioni e favori e che ha portato all’arresto anche dell’imprenditore Sergio Scarpellini. Al centro dell’indagine resta l’acquisto di un appartamento nella zona di Prati Fiscali che Marra, nel 2013, grazie alla ”copertura finanziaria” di circa 370 mila euro messi a disposizione da Scarpellini. Ma gli investigatori puntano a ricostruire la galassia di rapporti di Marra, arrestato mentre era capo del personale capitolino, sia a livello istituzionale sia amministrativo. Nei prossimi giorni chi indaga avvierà una minuziosa analisi delle chat, delle mail e delle comunicazioni che negli ultimi anni l’ex capo dipartimento delle politiche abitative del Comune di Roma ha avuto con una miriade di soggetti.
L’INDAGINE Una nuova accelerazione all’indagine che ha assestato un duro colpo all’amministrazione guidata dal M5S. Un viaggio a ritroso nel tempo che potrebbe fornire nuovi spunti investigativi raccontando l’attività di chi negli ultimi anni ha rivestito ruoli strategici sia nella amministrazione comunale che, seppur per un periodo più breve, presso la Regione Lazio. Una vicenda giudiziaria che sembra muoversi su vari livelli e che potrebbe avere punti di contatto con i vari filoni di indagine già avviati a piazzale Clodio a cominciare dal procedimento sulle nomine fatte dalla Raggi, in cui confluirà anche la delibera dell’Anac sulla nomina alla Direzione Turismo del Campidoglio di Renato Marra, fratello di Raffaele. Il futuro dell’amministrazione sembra viaggiare comunque sulla direttrice Campidoglio-piazzale Clodio. Proprio oggi l’ex assessore all’ambiente, Paola Muraro, ha affrontato l’interrogatorio con i magistrati che gli contestano reati ambientali quando rivestiva il ruolo di consulente esterno presso l’Ama, la municipalizzata dei rifiuti.
L’INTERROGATORIO Un confronto-fiume iniziato nel primo pomeriggio e avvenuto, in gran segreto, in una caserma della Guardia di Finanza in via Nomentana. Al centro dell’indagine a suo carico presunte irregolarita’ avvenute negli impianti Tmb di Rocca Cencia e di via Salaria, su cui, da consulente era chiamata a vigilare. Nei prossimi giorni, intanto, gli avvocati di Marra presenteranno un’istanza al tribunale del riesame per l’annullamento o la riduzione dell’ordinanza di custodia cautelare. Secondo quanto si è appreso, l’istanza sarà presentata entro la fine di questa settimana e non è escluso che il Riesame possa fissare l’udienza a cavallo del Capodanno. Molto prima arriverà invece la decisione del gip Maria Paola Tomaselli sull’istanza presentata oggi dai difensori di Scarpellini. Gli avvocati Massimo Krogh e Remo Pannain nel provvedimento puntano in primo luogo sull’età del loro assistito che ha 80 anni, sulle sue precarie condizioni di salute che non sarebbero compatibili con lo stato di detenzione e sull’ atteggiamento avuto ieri nel corso dell’interrogatorio di garanzia durante il quale, a detta dei difensori, l’imprenditore ha fornito chiarimenti e ammesso di aver dato soldi a Marra in quello che lui riteneva essere un prestito.