Dopo le riunioni sui territori, domani si tiene all’hotel Ergife di Roma l’assemblea nazionale della lista capitanata da Pietro Grasso, che discuterà e approverà le linee essenziali del programma elettorale, emerse nel corso delle iniziative pubbliche svolte nel dicembre scorso in tutta Italia. Al centro dell’assemblea anche la definizione dei criteri per l’individuazione dei candidati da presentare alle elezioni del 4 marzo. L’assemblea sarà anche l’occasione per vedere insieme i due presidenti di Camera e Senato nelle nuove vesti politiche. All’Ergife infatti parteciperà Laura Boldrini, per la prima volta in pubblico quale esponente di Liberi e Uguali. L’apertura dell’assemblea dovrebbe essere affidata alla ex presidente di Legambiente Rossella Muroni. Prosegue dunque il percorso di consolidamento di Liberi e Uguali, la lista della sinistra nata il 3 dicembre dall’unione di Mdp, Possibile e Sinistra italiana. Lavoro, Costituzione, donne sono alcuni dei temi al centro del programma. Ma anche: gestione rigorosa dell’immigrazione, progressività fiscale, ambiente, lotta contro le diseguaglianze e alle mafie. E proprio su quest’ultimo punto c’è stata oggi una levata di scudi da parte dei vari esponenti di Leu, per chiedere verità e giustizia nei confronti della morte di Piersanti Mattarella. Sull’ipotesi di un governo di centrosinistra con Pd e Liberi e Uguali, Pippo Civati chiarisce: “Noi non escludiamo nulla. Si potrebbe fare la stessa domanda su un accordo con i Cinque Stelle. Ma secondo me stiamo mettendo il carro davanti ai buoi. Prima vediamo i programmi, quelli veri. Ci sono ancora troppe variabili”.
Di certo, come assicura Grasso, “noi di Liberi e Uguali saremo una forza di governo responsabile e ferma sui contenuti. Non proporremo soluzioni irrealizzabili e partiremo dalle esigenze sociali irrinunciabili”. E il segretario di Possibile pronostica: “Dopo il voto, Pietro Grasso potrà essere un protagonista, una figura di mediazione per dare vita a un governo”. Una stoccata poi al M5S: “Condivido alcune questioni poste dai Cinque Stelle. Ma Di Maio è un leader di destra, a volte mi fa impressione”. Infine una parola sull’ex collega rottamatore Matteo Renzi: “Un po’ per volta, i suoi lo stanno già sostituendo”. E sulle ultime proposte dei vari partiti in vista delle elezioni, aggiunge: “Gli altri dicono ‘aboliamo il canone, aboliamo il bollo, aboliamo la progressività. Propongo di abolire le minchiate elettorali”. Sulla stessa linea Francesco Laforgia di Mdp-LeU: “C’è chi vuole abolire il canone Rai. C’è chi, come noi, vuole abolire la precarietà”. Ieri intanto Grasso ha preso la parola da leader politico sulle questioni più attuali, dalle alleanze al canone Rai, passando per il lavoro che sarà il grande protagonista dell’assemblea di domenica.
“Noi saremo – ha chiarito, ribadendo la distanza da Pd e M5S – una forza di governo responsabile, ferma sui contenuti. Contribuire eventualmente ad un’alleanza di governo deve essere il mezzo per produrre la forte inversione di rotta che auspichiamo e non certo una scorciatoia per ricavare qualche poltrona in più”.”Il nostro obiettivo – ha spiegato – è recuperare più voti possibili dagli elettori demotivati e non rappresentati del centrosinistra e poi cercare di riprendere quei voti di sinistra andati verso i Cinque Stelle per protesta, per indignazione, per mancanza di riferimenti elettorali progressisti. E anche, con la mia presenza, andare incontro a chi pensa che il cambiamento si ottiene attraverso le istituzioni e non aprendole, come una scatoletta di tonno”. Il leader di LeU è stato accolto oggi dagli applausi dei lavoratori in lotta davanti allo stabilimento di Ideal Standard a Roccasecca, nella provincia di Frosinone, dove è arrivato in compagnia di Rossella Muroni.E sempre ieri appuntamento pubblico anche per Laura Boldrini che ha voluto ricordare i 70 anni della Costituzione, andando a visitare il Museo della Liberazione in via Tasso a Roma. “La Costituzione piace agli italiani, come ha dimostrato anche il voto del 4 dicembre 2016”, piccola stoccata al Pd.