Cronaca

Al via la 75esima Assemblea generale Onu, la prima tutta virtuale

Per la prima volta nei 75 anni di storia delle Nazioni Unite, l’Assemblea generale dell’Onu si svolgerà a distanza. Nessun leader mondiale potrà essere presente oggi al Palazzo di Vetro di New York oggi per le celbrazioni inaugurali e tantomeno domani per l’avvio dei lavori. La pandemia di coronavirus impedisce assembramenti: gli interventi sono stati registrati e i video inviati al comitato organizzatore, che ha recepito le raccomandazioni del direttore generale Antonio Guterres a ridimensionare l’appuntamento. Si andrà avanti così fino alla fine, il 2 ottobre. Con una vera, sola, protagonista di tutti gli incontri, anche quelli paralleli: la piattaforma Zoom. La decisione di introdurre video preregistrati nel dibattito generale è stata presa a luglio.

Il presidente dell`Assemblea Generale, Tijjani Muhammad-Bande, ha deciso che tutti gli Stati membri, gli Stati osservatori e l’Unione europea, potranno presentare un discorso in video preregistrato, introdotto da un rappresentante fisicamente presente. Su questa base saranno fatti circolare gli eventuali progetti di risoluzione e agli Stati saranno concesse 72 ore di tempo per eventuali obiezioni, in assenza delle quali il Presidente farà circolare una lettera di conferma dell’adozione. Come da tradizione, il primo degli interventi sarà quello del presidente brasiliano Jair Bolsonaro, nella mattinata newyorkese (ore 9). Dopo di lui, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, il capo di Stato turco Recep Tayyip Erdogan e il leader cinese Xi Jinping. Tra gli ospiti del mattino, e prima della pausa pranzo, anche il presidente russo Vladimir Putin – che oggi ha fatto sapere di avere già inviato il suo discorso – il suo omologo iraniano Hassan Rohani e l’inquilino dell’Eliseo Emmanuel Macron. Gli interventi del pomeriggio riprenderanno invece alle 15 locali con il messaggio preregistrato di Iván Duque Márquez, presidente della repubblica di Colombia. Quello del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà trasmesso invece venerdì 25.

Non ci saranno, ovviamente, incontri a margine, colloqui più o meno riservati, ufficiali o informali, scambi di opinione e mediazioni tra sherpa. E con la stessa procedura dell’Assemblea si svolgeranno anche le tradizionali sessioni speciali di alto livello. Il primo è previsto già oggi, con la commemorazione del 75esimo anniversario delle Nazioni Unite. All’Italia è stato affidato l’85esimo intervento. Non sarà trascurato poi il consueto tema dei diritti umani, assieme a quello sulla pena di morte e troveranno spazio il vertice sulla biodiversità, una Conferenza sulle donne e una plenaria per promuovere la Giornata internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari. Il tutto avrà luogo all’insegna del “multilateralismo”. Almeno questo è l’intento di chi questa strana Assemblea ha dovuto prepararla. “Il futuro che vogliamo, le Nazioni Unite di cui abbiamo bisogno: riaffermare il nostro impegno collettivo per il multilateralismo, affrontare il Covid-19 con una reale azione multilaterale”, è il tema di quest’anno. Il rischio è però che si crei confusione, con messaggi preregistrati superati dagli eventi, monologhi senza contraddittorio e rigide posizioni di forza che neppure Zoom potrà mai avvicinare. askanews

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