Due giorni di dibattiti e confronti in video-collegamento, per discutere del futuro del Movimento 5 Stelle. Sono gli Stati Generali, presieduti dal capo politico reggente Vito Crimi, che in un video su Facebook illustra lo scopo del summit: “Abbiamo organizzato questi Stati Generali totalmente on line. Un’operazione non facile, per mettere insieme centinaia di persone. Provo a farvi entrare nel vivo di quello che sta succedendo”. “Lo scopo degli Stati generali – è il monito del reggente – non è dividere, è cercare di fare un percorso il più possibile unitario, in cui tutti ci si possa ritrovare. Sfida difficile ma è quello che stiamo cercando di fare”.
Ma la due giorni inizia subito con uno strappo. Il presidente dell’Associazione Rousseau, Davide Casaleggio, in un post su Facebook, ha declinato l’invito perché, scrive “ritengo che se ci sono delle regole di ingaggio, queste debbano essere rispettate”. E ha chiesto la pubblicazione delle preferenze ricevute nelle votazioni per i 30 partecipanti all’assemblea plenaria finale degli Stati generali e per i delegati regionali che stanno dando vita ai tavoli tematici on line. Replica immediata di Vito Crimi: “Leggo una polemica rispetto a una richiesta di rendere trasparenti le preferenze e i voti ricevute da chi partecipa a un dibattito. I nostri iscritti – sostiene Crimi – più che conoscere ‘quanti voti ha preso chi’ hanno bisogno di risposte su come il loro contributo verrà utilizzato. Questo percepisco ma questo viene evidenziato da questa partecipazione massiccia agli stati generali”. Intanto, il premier Giuseppe Conte annuncia che “domani interverrò in collegamento agli Stati Generali del Movimento 5 Stelle. In diretta dalle 15.30”.
Il presidente della Camera, Roberto Fico, ha commentato l’avvio della due giorni finale delle assise del Movimento 5 stelle, senza citare esplicitamente la polemica sollevata dal presidente dell’Associazione Rousseau sulla mancata trasparenza delle votazioni sui delegati e sui contenuti del documento che è stato consegnato ai delegati come base per la discussione. “Gli Stati generali sono una prova di maturità per una forza politica che rappresenta milioni di italiani e governa il Paese durante la più grave crisi sanitaria, economica e sociale degli ultimi 70 anni – ha detto Fico -. Sono il momento – definito da regole condivise e accettate da tutti – per volare alto, per confrontarsi con consapevolezza e responsabilità, e non per fare prove muscolari”. “Il lavoro che si è svolto nelle assemblee territoriali va valorizzato in queste due giornate. Impegniamoci seriamente su questo. Buoni Stati generali a tutti!”, ha concluso Fico.
Secondo la vicepresidente del Senato, Paola Taverna, storica esponente della prima linea del M5S, “con gli Stati Generali iniziati poco più di un mese fa con oltre 8 mila iscritti, più di 170 riunioni, mille ore di incontri, decine e decine di tavoli tematici ogni settimana, abbiamo realizzato un grande momento di democrazia dal basso. Abbiamo realizzato qualcosa di rivoluzionario che mai si era visto prima”. “Voglio augurare buon lavoro – ha proseguito – ai più di 300 rappresentanti del Movimento scelti dai territori che oggi porteranno la voce della base all`attenzione di tutti e ai 30 oratori che domani, insieme a me, interverranno per concludere questo meraviglioso percorso che apre finalmente la strada verso un futuro davvero più condiviso, davvero collegiale. Usiamo tutte le nostre energie per tramutare i temi e le idee in cose buone per questo nostro Paese. Siamo capaci di cose straordinarie e lo abbiamo sempre dimostrato”.