Comuni siciliani al voto l’11 giugno, con ballottaggio il 25: 133 ‘campanili’ su 390. Municipi di piccola e piccolissima grandezza, soprattutto. Due i capoluoghi: Palermo e Trapani. Sedici i comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti. Coinvolta una popolazione di quasi un milione 700.000 persone. Di interesse anche le sfide a Lampedusa con la ricandidatura del premio Unesco Giusi Nicolini, Sciacca, in provincia di Agrigento, Termini Imerese, nel Palermitano, Erice e Castelvetrano, quest’ultimo comune interessato da un accesso agli atti disposto dal Viminale per verificare la presenza di infiltrazioni mafiose. Da segnalare anche il caso di Calatafimi Segesta, al voto per effetto della prima applicazione della recente legge regionale che stabilisce la decadenza congiunta di Consiglio e sindaco in caso di mancata approvazione nei termini del bilancio. Una questione su cui e’ in corso un’aspra battaglia tra Anci, Ars e Regione. Fari puntati in particolare su Palermo. Sette i candidati. C’e’ l’uscente e quattro volte sindaco Leoluca Orlando, a capo di liste civiche di centrosinistra dopo avere chiesto (imposto) e ottenuto il ritiro dei simboli di partito. Sul tavolo mette soprattutto l’impegno sul fronte dei cantieri e delle infrastrutture, di cui e’ simbolo il tram, la scelta di un centro storico libero dalle auto, la recente designazione della citta’ quale Capitale della cultura.
Come cinque anni fa a contendergli la poltrona di Palazzo delle Aquile e’ Fabrizio Ferrandelli, ex Pd a capo di un dispiegamento di forze che va dai suoi Coraggiosi a Forza Italia di Gianfranco Micciche’, passando per il Cantiere popolare di Saverio Romano, convertiti gli ultimi due alla causa ferrandelliana dall’ex governatore Toto’ Cuffaro che, dopo avere scontato cinque anni per favoreggiamento alla mafia, non ha rinunciato alla politica. Ferrandelli e’ indagato per voto di scambio politico-mafioso, sulla base delle dichiarazioni di due pentiti, accuse che il candidato ha sempre respinto. Su Ugo Forello, giovane avvocato, tra i fondatori di Addiopizzo, punta un Movimento cinque stelle stordito dall’inchiesta sulle ‘firme false’ e spaccato tra l’area storica che fa riferimento a Riccardo Nuti, tra gli indagati, che ha disconosciuto pubblicamente Forello, e quella organizzatasi attorno al deputato regionale Giampiero Trizzino. L’ex Iena e giornalista Ismaele La Vardera, che si dice espressione del “vero centrodestra”, ha raccolto su di se’ il sostegno della Lega di Matteo Salvini, di Fratelli d’Italia e della nuova formazione Centro Destra. Gli altri candidati sono Ciro Lomonte di Siciliani Liberi, la consigliera uscente Nadia Spallitta per i Verdi e Tony Troja per Si’Amo Palermo. Cinque i candidati sindaco a Trapani. Il Partito democratico ha scelto da tempo di puntare su Piero Savona, ex consigliere provinciale e gia’ designato candidato sindaco dieci anni fa. Giuseppe Marascia, esponente del movimento “Citta’ a misura d’uomo”. Centrodestra spaccato: in corsa il deputato regionale e imprenditore del vino Mimmo Fazio, gia’ sindaco nel 2001 con gli azzurri, sostenuto da quattro liste civiche; e il senatore Antonio d’Ali’, voluto da Forza Italia, Partito socialista e dai movimenti Noi con Salvini e Noi per Trapani. Infine l’architetto Marcello Maltese, messo in pista dal Movimento cinque stelle.