Aleppo, barili bomba su principale ospedale in zona controllata dai ribelli

Aleppo, barili bomba su principale ospedale in zona controllata dai ribelli
1 ottobre 2016

Almeno due barili bomba hanno colpito in Siria il principale ospedale nella parte di Aleppo controllata dai ribelli. Ci sarebbero almeno 16 morti. Lo ha annunciato l’organizzazione medica che sostiene il nosocomio. “Due barili bomba hanno colpito l’ospedale M10 e ci sono segnalazioni anche da bombe a  grappoli”, ha dichiarato Adham Sahloul della Sams (Syrian American Medical Society). Sia l’M10 sia il secondo principale ospedale dell’area, l’M2, erano già stati colpiti da massicci bombardamenti mercoledì; il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, aveva apertamente parlato di “crimini di guerra”. Tutte e due le strutture sono state messe fuori servizio dal bombardamento di mercoledì. Restano soltanto sei gli ospedali operativi nelle zone settentrionali del Paese, secondo Sams. L’Osservatorio siriano per i diritti umani (Osdh), un’ong con sede in Gran Bretagna, ha riferito che i raid aerei hanno inoltre centrato un più piccolo ospedale da campo nel quartiere di Sakhur. “Una persona è stata uccisa e l’ospedale da campo è fuori servizio”, ha dichiarato il responsabile dell’Osdh, Rami Abdel Rahman. I recenti bombardamenti su Aleppo sono stati tra i peggiori nei cinque anni di guerra civile in Siria. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha definito la Siria il posto più pericoloso al mondo per gli operatori sanitari. Anche raffiche di artiglieria pesante hanno colpito il terreno di battaglia in Siria durante la notte, mentre le forze governative portano avanti un assalto su due fronti contro i quartieri controllati dai ribelli. L’offensiva del governo per riconquistare Aleppo nella sua totalità è stata sostenuta dal no dell’alleato russo alle richieste occidentali di sospendere i bombardamenti a sostegno delle truppe che avanzano.

Il numero delle vittime civili è in costante aumento su ambo i fronti della città divisa. Circa 250mila residenti stanno vivendo sotto assedio dell’esercito nell’est controllato dai ribelli e circa 1,2 milioni di persone fronteggiano il fuoco quotidiano dei razzi lanciati dai ribelli contro l’ovest controllato dal governo. L’organizzazione umanitaria Medici senza Frontiere (Msf) ha descritto l’impatto dei bombardamenti siriani e russi nell’est come “un bagno di sangue”. Tra i venti civili uccisi nel settore controllato dai ribelli ci sono sei bambini, secondo l’Osdh (Osservatorio siriano dei diritti umani). Oltre 220 persone sono state uccise nell’est della città da quando il governo ha lanciato la sua offensiva il 22 settembre. Nella parte ovest di Aleppo, il fuoco dei razzi ribelli è costato la vita a quindici civili e ne ha feriti altri quaranta, secondo la televisione di stato. La battaglia ha visto l’esercito avanzare sia nel quartiere Suleiman al Halabi nel centro della città sia in quello Bustan al Basha nel nord, ha riferito l’Osdh. I residenti dei quartieri controllati dal governo hanno espresso sollievo che i ribelli siano stati respinti, pur temendo rappresaglie. “Siamo stati felici quando abbiamo ascoltato dell’avanzata dell’esercito”, ha raccontato Majed Abboud, un 32enne commerciante, “Ma ho paura che questi feroci combattimenti, ci sarà qualche genere di reazione da parte dei gruppi armati. Ci hanno colpiti con razzi e ci sono state molte vittime a Suleiman al Halabi e al Midan”. L’offensiva ha visto l’esercito riconquistare territori nel nord di Aleppo dove non aveva autorità dal 2013. Il bilancio delle vittime civili sta però facendo salire la rabbia della comunità internazionale sia contro il regime sia contro l’alleato russo.

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