Una forte tempesta di neve si è abbattuta in queste ore sulla Siria nordoccidentale aggravando ulteriormente le già precarie condizioni di vita delle migliaia di famiglie fuggite da Aleppo est negli ultimi giorni, così come dei civili che sono ancora intrappolati in città. Si stima che circa 26.000 persone sono arrivate nelle aree rurali di Aleppo e Idlib negli ultimi giorni, spesso con i soli vestiti che avevano indosso, e, con le temperature che scendono sotto lo zero, in molti sono costretti a dormire in tenda o in edifici non riscaldati Questa la denuncia che arriva da Save the Children, l`Organizzazione dedicata dal 1919 a salvare la vita dei bambini in pericolo e a tutelarne i diritti, proprio nel giorno dell`Aleppo Day.
CIBO Tra gli sfollati, continua l`Organizzazione, vi sono migliaia di bambini e neonati sono in condizioni di estrema vulnerabilità, spesso malnutriti e particolarmente deboli, dopo aver vissuto mesi sotto assedio, senza cibo adeguato per nutrirsi. Secondo le testimonianze riportate dagli operatori umanitari, sono moltissimi i bambini rimasti soli, separati dai loro genitori nella confusione che spesso si crea dopo la discesa dai bus con i quali le popolazioni sono state evacuate da Aleppo est, con le persone che vanno immediatamente a cercare il cibo. Eloquenti le cifre dell’Unicef. “Sono almeno 3.000 i bambini evacuati da Aleppo Est, ma ce ne sono ancora 4.000 intrappolati in quel che resta della città, tra cui cui molti orfani e senza famiglie, che hanno bisogno di aiuto immediato o rischiano la morte”.
FARMACI Secondo il portavoce dell’Organizzazione in Italia, Andrea Iacomini, nel giorno dell`#AleppoDay “bisogna fare in fretta perché ad Aleppo Est sono finiti medicine, acqua e riscaldamento, case e ospedali sono ridotti in macerie”. Purtroppo, è una corsa contro il tempo. Molti dei bambini evacuati non sono vaccinati. Iacomini, ricorda che prima dell`assedio la copertura vaccinale era appena del 30%, copertura che ora è crollata ulteriormente fino alla fine dell`assedio. “I bambini di Aleppo hanno vissuto esperienze devastanti durante l`assedio – aggiunge – ora sono esposti al trauma ulteriore della continua incertezza d`evacuazione o meno da Aleppo Est ed hanno bisogno di assistenza medica immediata”. “Oggi, in occasione dell`#Aleppoday, ci auguriamo che il mondo non si volti dall`altra parte e che dall`Italia parta un grande segnale di solidarietà per questi bambini che vivono un calvario senza precedenti, che non hanno voluto”, conclude Iacomini.
L’AUTOBUS Muslem Essa, un operatore umanitario impegnato con l`organizzazione locale Violet a Idlib racconta che al punto di incontro dove gli autobus arrivano da Aleppo, i bambini sono in stato di shock totale quando vedono la frutta o i pasti caldi che vengono distribuiti. Molti di loro, quando scendono di corsa dagli autobus pur di accaparrarsi una mela o una banana, finiscono con il perdere i propri genitori e restano separati dalle loro famiglie. Alcuni di loro non hanno visto un pezzo di frutta da almeno sei mesi e sui loro volti, così come su quelli di tanti adulti, i segni della malnutrizione sono evidenti. Per giorni, in attesa dell`evacuazione, i bambini hanno sofferto la fame, e ora sono esausti, alcuni di loro malati e ovviamente traumatizzati. “Quando arrivano, i loro volti e le loro mani sono completamente neri e ricoperti di polvere di carbone, visto che negli ultimi giorni hanno bruciato mobili e qualsiasi altra cosa pur di riscaldarsi in qualche modo”, afferma Essa.