Lo chef e conduttore televisivo racconta tutto in un’intervista, spiegando di voler premiare chi ha abilità e merito.
La cucina italiana, famosa in tutto il mondo, ha portato molti chef a conquistare la ribalta televisiva grazie al loro talento e alla loro capacità di comunicare. Gualtiero Marchesi, considerato il padre della cucina italiana moderna, è stato tra i primi a portare l’arte culinaria sul piccolo schermo, partecipando a programmi educativi che hanno ispirato intere generazioni di cuochi.
Tra questi, Carlo Cracco è diventato una figura di spicco della televisione italiana, grazie alla sua partecipazione a programmi come MasterChef Italia. Con il suo stile sofisticato e la sua passione per la cucina d’autore, Cracco ha conquistato il pubblico, diventando un’icona sia per gli appassionati di gastronomia che per chi segue il mondo dello spettacolo.
Antonino Cannavacciuolo è un altro esempio di chef che ha conquistato il cuore degli italiani grazie a programmi come Cucine da incubo e MasterChef Italia. La sua cucina, che fonde tradizione e innovazione, e la sua personalità calorosa e accogliente lo hanno reso uno dei volti più amati del panorama televisivo.
Una citazione a parte la merita Alessandro Borghese, romano classe 1976 e figlio d’arte, la mamma è l’attrice Barbara Bouchet. Inizia a lavorare come cuoco sulle navi da crociera prima di esordire in tv poco prima di compiere 30 anni con dei programmi su Real Time.
Alessandro Borghese apre il suo primo ristorante nel 2017 a Milano, seguito cinque anni dopo dal secondo locale di proprietà a Venezia. Contestualmente prosegue nella carriera televisiva diventando uno degli chef più famosi in Italia e soprattutto uno dei volti di punta di Sky.
Qui conduce varie trasmissioni, ma sicuramente quella che gli regala maggiore successo è “4 Ristoranti” dove, girando per il nostro paese e non solo, fa sfidare e confrontare proprio quattro ristoranti di una determinata zona, giudicando e valutando location, menù, servizio e conto.
Alessandro Borghese, in una recente intervista, ha parlato sì della sua esperienza televisiva e dell’essere chef, ma ha spiegato anche da imprenditore come tratta i dipendenti dei suoi due ristoranti. A La Repubblica ha spiegato: “Non è facile fare questo lavoro, ti impegna anche quando tutti sono in vacanza, non devi farlo solo per i soldi”.
Incalzato sulle paghe dei suoi dipendenti ha spiegato: “Ovviamente tutto dipende dalle mansioni e dal curriculum, ma se uno mi dimostra il suo valore, io lo riconosco. I lavapiatti guadagnano circa 1.300/1.400 euro, poi tutto va a crescere fino ad arrivare 3.000/4.000 e oltre”.