Alfano, il 18 marzo scatta fase due per Ncd. Pronto nuovo patto fiscale, inizia missione ceto medio

Il ministro degli Esteri punta a costruire nuova “casa dei moderati”

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Il conto alla rovescia è già scattato. Il restyling del Nuovo centrodestra partirà il 18 marzo da una sala convegni alle spalle di piazza di Spagna dove Angelino Alfano lancerà la “fase due” del partito che, dopo poco più di tre anni, ha bisogno di un maquillage che intanto parta dalla scelta di un nuovo nome. “Dobbiamo evolverci”, ha detto il ministro degli Esteri e leader di Ncd, illustrando le linee d’azione a Roccaraso dove da ieri un centinaio di giovani partecipano al corso di formazione della Winter School della Fondazione “Costruiamo il futuro” di Maurizio Lupi. “Ncd non lascia ma raddoppia perché vogliamo raddoppiare gli sforzi per realizzare quella rappresentanza di popolari e liberali, di tutti quelli che non ci stanno ad essere alleati con gli estremisti come Salvini che vogliono uscire dall’Europa e che non sono di sinistra. Il nuovo nome del nostro partito lo presenteremo sabato prossimo”, ha spiegato Alfano. “Il ceto medio diventerà la nostra missione”, ha annunciato spiegando il programma. “Stiamo studiando un nuovo patto fiscale che sarà la vera rivoluzione dei prossimi anni. Chi vuole uscire dall’Europa non è un amico nostro. Non è amico nostro chi vuole il ritorno alla liretta. Casa, fisco, ceto medio e famiglia saranno le nostre priorità”.

Alfano punta a costruire una nuova “casa dei moderati”, “non mi interessano le alleanze”, considerato “che Forza Italia tende a destra e si vuole alleare con i lepenisti e il Pd insegue la sinistra per recuperare consensi dopo la scissione di Bersani. Abbiamo oggi una legge elettorale che non prevede le coalizioni. Siamo persone ancorate alla realtà e la realtà non prevede le coalizioni, siamo quindi dell’idea di andare da soli alle elezioni, riorganizzando tutta quell’area popolare che non intende allearsi con gli estremisti. Chi si allea con Salvini che è un estremista non può rappresentare il popolo dei moderati come ha sempre detto chiunque abbia studiato la realtà di tale area”. Il percorso di Ncd è vicino al traguardo, ma la linea per il futuro aiuta a tracciarla Fabrizio Cicchitto. “Preferisco correre dei rischi – ha detto dal palco – che morire ogni giorno in silenzio. Serve un punto fermo di razionalità, nella irrazionalità che sta sconvolgendo il paese. Serve una fortissima innovazione con un progetto culturale e politico che dia una risposta agli avventurismi”. In linea anche il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Cambiamo il nome e facciamo anche un rilancio progettuale sul partito. Noi oggi abbiamo uno spazio politico che fino ad un anno fa non avevamo più. E allora dobbiamo andare a prenderlo, mettendo in campo le nostre idee e i nostri progetti. Il 18 marzo non lasciamo ma rilanciamo”.