Alfano: beni confiscati come alloggi senzatetto. M5S: “Il ministro vuole commissariare l’Agenzia?”

I grillini attaccano il titolare del Viminale. Musumeci: “Sancito un patto tra Roma e Palermo. Sulla lotta alla mafia si lavora in piena sintonia”.

ALFANO

Il leader del Ncd, Angelino Alfano

di Maurizio Balistreri

“Io manifesto la mia disponibilita’ affinche’ gli immobili nelle disponibilita’ del patrimonio dello Stato, confiscati alla criminalita’ mafiosa, possano dare una mando d’aiuto a risolvere l’emergenza abitativa”. Lo annuncia il ministro dell’Interno Angelino Alfano, a Palermo, in occasione della seduta della commissione regionale Antimafia a Palazzo dei Normanni, in merito alla possibilita’ che i beni confiscati alla criminalita’ siano usati come alloggio per senzatetto. “Ho fatto un cenno a questa ipotesi anche durante questa mia presenza in Commissione – ha aggiunto – ed e’ un lavoro che si potra’ svolgere con i Comuni”.

dadone-m5sL’annuncio del titolare del Viminale fa saltare in aria il M5S. “Al Governo delle parole preferiamo seguisse il Governo dei fatti. Non è che Alfano sta commissariando l’Agenzia per i beni sequestrati e confiscati alla mafia – chiosa provocatoriamente Fabiana Dadone (foto), vice capogruppo M5S alla Camera -. Il ministro s’è detto disponibile ai comuni per usare gli immobili confiscati alla mafia per risolvere la crisi abitativa. Bene, anzi benissimo, ma nei fatti come intende fare? Dimentica che esiste un ente ad hoc, del tutto cristallizzato e immobile come l’Agenzia Nazionale per la Gestione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla mafia?”, proseguono i Cinque Stelle. “Che un ministro si dica disponibile in tal senso non è una notizia e non deve rappresentare un elemento di novità. Piuttosto – aggiunge Dadone – in quanto rappresentante del Governo perché il ministro non spiega chiaramente come intenderà farlo e come intende combinare questo obiettivo con la realtà fortemente critica e indebolita dell’Agenzia. Se c’è l’intenzione di dare un giro di vite o di commissariamenti de facto allora che il ministro coinvolga il Parlamento, nelle commissioni competenti, le associazioni oltre che gli addetti ai lavori”.

“Oggi e’ stato sancito un patto tra Roma e Palermo: sulla lotta alla mafia si lavora in piena sintonia, nel rispetto dei ruoli e delle competenze.” E’ quanto ha annunciato il presidente della commissione regionale Antimafia Nello Musumeci al termine dell’incontro con Alfano. Per la prima volta un ministro dell’Interno ha incontrato la Commissione regionale Antimafia nella sede di Palazzo dei Normanni, presente, tra gli altri, il Prefetto di Palermo Francesca Cannizzo. “Nel corso dell’incontro, durato circa due ore, abbiamo illustrato al Ministro Alfano le criticita’ su tre punti fondamentali – ha detto Musumeci -: la gestione dei beni confiscati alla mafia, l’allarme sul numero in crescita di minori immigrati dispersi che si allontanano senza lasciare traccia dai centri di accoglienza e le carenze dell’attuale normativa che regola lo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose. Insieme al ministro abbiamo formulato alcune proposte che saranno integrate e diventeranno oggetto di dibattito alla Camera e al Senato”.

Anche in Sicilia, i grillini scendono in campo. “Un migliaio di beni immobili confiscati alla mafia inutilizzati, in barba alle richieste di acquisto avanzate dai dipendenti delle forze dell’ordine”. Il Movimento 5 Stelle al parlamento siciliano è critico contro la gestione dei beni confiscati a Cosa nostra “che, di fatto – dice il deputato Giorgio Ciaccio, componente della commissione antimafia dell’Ars – lascia inutilizzati parecchi appartamenti, che restano esposti al degrado e anche a possibili occupazioni abusive, come accaduto in alcuni casi in provincia di Palermo”.