Alfano a Pd: “Noi mani libere”. Ipotesi voto anticipato in autunno
Appello Meloni al centrodestra: “Proposta comune e condivisa”
‘Mani libere’ sulla legge elettorale. Angelino Alfano si tira fuori e lancia un avviso molto chiaro agli alleati di governo: “Il Pd sta facendo alleanze solo fuori della maggioranza di governo. Quindi noi riteniamo di avere le mani libere sulla legge elettorale, per continuare a sostenere la nostra tesi” ha detto il leader di Alternativa Popolare. “La scorsa settimana si e’ aperta con l’accordo tra il Pd, Verdini e Salvini e si e’ conclusa con l’accordo tra il Pd e Berlusconi – ha sottolineato il presidente di Ap – questa settimana si e’ aperta con l’intervista del capogruppo del Pd per andare subito al voto. Vediamo che succede in questi giorni. Noi abbiamo una nostra proposta e su quella ci baseremo per presentare gli emendamenti in commissione”. Il dibattito si riaccende, quindi, anche sulla possibilita’ che si vada al voto anticipato in autunno. Secondo il governatore della Liguria e consigliere politico di Silvio Berlusconi, Giovanni Toti, “prima si vota, meglio e'” anche se, questo e’ il suo auspicio, “la legge elettorale sono le regole del gioco che riguardano tutti e quindi piu’ e’ ampio l’accordo e meglio e’. Credo che sarebbe un segno di maturita’ democratica”. Anche per la Lega ci sono le condizioni per il voto a settembre con Matteo Salvini che sottolinea che la priorita’ resta il “voto a settembre”. E in ogni caso, avverte: “Si votera’ al piu’ tardi tra un anno perche’ Renzi e’ bollito. Io non voglio mettere insieme minestroni o marmellate”.
La leader di Fratelli D’Italia, Giorgia Meloni, lancia un appello al centrodestra perche’ faccia un tavolo sulla legge elettorale “per immaginare una proposta comune e condivisa” perche’, sostiene, “andare in ordine sparso indebolisce tutti. Mi pare – sottolinea – che gli altri attori del centrodestra abbiano preferito finora trattare direttamente con Matteo Renzi o col Pd e penso che questa non sia la strada perche’ Renzi tratta con uno o con l’altro semplicemente per indebolirci tutti”. Due i ‘paletti’ che pone Fdi: “Vogliamo andare al voto subito e vogliamo che i parlamentari siano scelti dagli italiani e non dai partiti”. Pure per Ettore Rosato (Pd) “il voto anticipato non e’ certo un tabu’: puo’ essere l’epilogo naturale di una legge fatta con attenzione, ma anche senza perdere piu’ tempo, prima dell’estate”. Luigi Di Maio ribadisce la posizione di M5S: “Siamo disponibili con tutti quelli che vogliono starci ma partiamo dall’unica legge costituzionale, che e’ quella venuta fuori dalla Consulta”. Si puo’ modificare insieme ma, secondo il pentastellato, “bisogna ripartire da quell’impianto mentre nel giro di due giorni ne sono venuti fuori due che mirano a mettere insieme Forza Italia e Pd e arginare noi”. Due progetti di riforma, denuncia, “contro il Movimento 5 Stelle” ma “finche’ provano ad arginarci vuol dire che noi siamo i loro nemici e per noi e’ una referenza”. Dibattito acceso, quindi, ma che la ministra per i rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, minimizza cosi’: “Le fibrillazioni di giornata le guarderei con un certo distacco… Quello che c’e’ di certo e’ che c’e’ una proposta, un dibattito e un tempo certo per andare in Aula. Non ragionerei su valutazioni di giornata…”.
Intanto, domani la commissione Affari Costituzionali della Camera tornera’ a riunirsi e ci sara’ l’adozione del nuovo testo base (il cosiddetto Rosatellum, relatore il dem Emanuele Fiano). Venerdi’ 26 e’ prevista la scadenza (alle 15) per la presentazione degli emendamenti. L’esame in commissione iniziera’ lunedi’ 29 e il mandato al relatore sara’ votato l’1 giugno.