“La scrivente – si legge nella missiva – è impossibilitata al reimpiego dei lavoratori attualmente sospesi in cassa integrazione. Sebbene non siano stati ultimati i processi di ricollocazione e non siano valutabili i loro esiti definitivi, la loro natura volontaria e la mancata produzione, allo stato, di esiti del loro svolgimento (che è comunque ancora in corso) determinano, sempre allo stato, una situazione di eccedenza di personale che, allo stato, coincide con il bacino dei lavoratori sospesi in Cigs a zero ore e che è, quindi, quantificabile in 2668 unità”. Tuttavia questi lavoratori hanno la cigs garantita fino al 31 ottobre 2024.