Alitalia mangiasoldi, niente stipendi e compagnia a rischio. I commissari: “La situazione è molto critica”

Alitalia mangiasoldi, niente stipendi e compagnia a rischio. I commissari: “La situazione è molto critica”
4 giugno 2021

Senza un prestito ponte, niente stipendi, e senza altri finanziamenti è a rischio anche la sopravvivenza stessa di Alitalia, durante la stagione estiva e fino al closing con Ita. L’allarme è stato lanciato in audizione alla Commissione bilancio della Camera sul decreto Sostegni bis dai commissari straordinari della compagnia, che attendono il finanziamento oneroso fino a 100 milioni di euro autorizzato col Decreto Sostegni-bis. Dai dati finanziari di Alitalia “emerge un quadro impietoso” e “come sia assolutamente indispensabile ottenere altri finanziamenti, in attesa che si completi l’iter della definizione dell’eventuale accordo con ITA” ha detto il commissario di Alitalia Daniele Santosuosso.

Le casse sempre più in rosso. La compagnia aerea ha infatti pagato il 50% degli stipendi di maggio “mentre purtroppo l’altro 50% non siamo in grado di erogarlo perché siamo in attesa di visibilità dei tempi di erogazione del finanziamento da 100 milioni di euro per poter dare seguito al pagamento dell’altro 50%” ha sottolineato invece il commissario di Alitalia Gabriele Fava. “La situazione è molto critica dal punto di vista economico – ha aggiunto – perché avremo anche il pagamento della quattordicesima che avrà un netto tra 22 e 23 milioni”. Più drastico invece il commissario di Alitalia Giuseppe Leogrande, secondo il quale quelli del 2020 di Alitalia sono “numeri feroci” che hanno visto un calo dei ricavi passeggeri tra marzo e dicembre del 90%.

“Il totale dei passeggeri nel 2020 è stato di 6,314 milioni rispetto ai 21,293 milioni del 2019 con una perdita di oltre il 70% sulla movimentazione dei passeggeri” ha riferito. “Ma nel 2020 su 6,314 milioni di passeggeri ce ne sono stati solo 3,5 da marzo a dicembre, quindi 2,8 milioni sono stati trasportati nei mesi prelockdown. Quindi se guardiamo il dato solo da marzo a dicembre abbiamo una contrazione di oltre l’80%”. “Sul fronte dei ricavi passeggeri – ha proseguito Leogrande – nel 2020 abbiamo registrato 590 milioni di euro a fronte dei 2,673 miliardi del 2019 ma anche qui 326 milioni derivano dell’attività nei primo bimestre. Quindi ci sono contrazioni di ricavi passeggeri di circa l’80% nell’anno ma solo su marzo-dicembre di circa il 90%”.

Furia dei sindacati

“Inaccettabile la mancata erogazione del restante 50% dello stipendio”. Lo sostengono unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Ta sulle dichiarazioni dei commissari Alitalia in audizione alla commissione Bilancio della Camera, chiedendo che “il Governo faccia tutto ciò che è necessario per accreditare immediatamente i 100 milioni in favore di Alitalia in amministrazione straordinaria”. “

Non è la prima volta che si verificano questi ritardi inaccettabili” sugli stipendi, sottolineano i sindacati, ricordando che “i lavoratori continuano a operare e volare in maniera professionale, garantendo la continuità aziendale e il servizio di connettività del Paese. Anche alla luce di questo increscioso ritardo – concludono – confermiamo lo sciopero nazionale del 18 giugno” di tutto il trasporto aereo, “al quale ne seguiranno altri se non si troveranno soluzioni concrete per i lavoratori”.

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