Cinque grattacieli sono stati “evacuati immediatamente” nel quartiere di Camden, a Nord di Londra, per il rischio di incendio. Le abitazioni interessate dal provvedimento sono circa 800. La decisione è stata presa a seguito di valutazioni sul loro rivestimento esterno, dopo la strage alla Grenfell Tower, hanno riferito le autorità locali. “La Grenfell ha cambiato tutto e non credo che possiamo assumerci dei rischi”, ha detto un’esponente del municipio, Georgia Gould. “Sta accadendo adesso, non possiamo essere certi che la gente sia al sicuro” in questi appartamenti, ha aggiunto. Intanto, il direttore dei servizi del municipio londinese di Kensington and Chelsea, a Londra, si è dimesso dall’incarico su richiesta del governo, una settimana dopo l’incendio della Grenfell Tower che ha causato 79 morti. Le dimissioni fanno seguito alle scuse ufficiali presentate in parlamento dalla premier Theresa May alle vittime per il modo in cui le autorità hanno inizialmente affrontato i soccorsi, nel tentativo di ridurre le tensioni con gli abitanti. La rabbia degli abitanti però non si placa.
Mercoledì è stato celebrato il funerale della prima vittima dell’incendio, il rifugiato siriano di 23 anni Mohammad Alhajali, in una moschea dell’est di Londra alla presenza del sindaco Sadiq Khan. Secondo Downing Street, sono circa 600 i grattacieli di edilizia popolare nel Regno Unito che hanno lo stesso rivestimento infiammabile della Grenfell Tower di Londra. “Poco prima di arrivare alla Camera, sono stata informata che un certo numero di questi test ha dimostrato che sono infiammabili – aveva detto May – le autorità competenti e i pompieri sono stati informati e, nel momento in cui vi sto parlando, stanno prendendo tutte le misure necessarie per mettere in sicurezza questi immobili e i residenti sono stati adeguatamente informati”. La stessa premier ha dichiarato che il mega rogo della Grenfell Tower “non sarebbe mai dovuto accadere”. Secondo la May, il danno iniziale è stato aggravato dal fatto che il supporto sul terreno nelle prime ore non è stato soddisfacente. Come primo ministro, mi sono scusata per questo secondo aspetto, e mi sono assunta le responsabilità per fare quel che si può per superare questo stato di cose”.