Allarme linguaggio per 300mila bimbi stranieri

2 marzo 2014

In Italia i bambini stranieri rischiano che eventuali disturbi del linguaggio dei quali soffrono vengano confusi con le difficolta’ di apprendimento della lingua. E’ l’allarme lanciato dai logopedisti che celebrano il 6 marzo la Giornata Europea dedicata al ‘multilinguismo’. “Per tutte le lingue del mondo” e’ lo slogan di quest’anno con cui la Federazione dei Logopedisti Italiani lancia la consueta campagna organizzata in occasione della Giornata, sottolineando come il ‘multilinguismo’ sia una condizione legata principalmente al fenomeno dell’immigrazione e che vede maggiormente coinvolti bambini in eta’ scolare e prescolare.

Un fenomeno massiccio: sono infatti oltre 800 mila gli studenti stranieri in Italia, circa 300mila sono bambini tra i 6 ai 12 anni. Considerando una prevalenza media dei disturbi del linguaggio nei bambini del 7%, e’ facile ipotizzare che almeno 20mila avrebbero bisogno del logopedista. Ma spesso i disturbi del linguaggio vengono scambiati solamente per difficolta’ di apprendimento della nuova lingua senza dare il necessario peso al problema. In questi casi, invece, basta la presenza di un piccolo disturbo all’origine per creare enormi difficolta’ di gestione del linguaggio e conseguente isolamento sociale all’asilo e a scuola e quindi nella vita successiva.

Si tratta di un fenomeno non solo italiano, ma europeo. “Fenomeni come il passare da una lingua all’altra o il restare a lungo in silenzio in classe sono normali nel bambino bilingue e non devono far sospettare un disturbo del linguaggio – spiega Tiziana Rossetto, presidente della Federazione Logopedisti Italiani -. Generalmente, occorrono 2 anni di permanenza in un Paese per raggiungere una buona capacita’ conversazionale, ma se dopo 6 mesi di permanenza in Italia, il bambino non e’ per niente in grado di esprimersi in italiano, e’ necessario un approfondimento. Bisogna prestare attenzione innanzi tutto a come il bambino parla nella sua lingua madre. Difficolta’ nel fare questo, riferite dai genitori o da altra persona fluente in tale lingua – conclude la Rossetto – richiedono un’attenzione immediata e la valutazione logopedia” . La presenza degli alunni stranieri nelle scuole italiane e’ sempre piu’ numerosa: secondo il Miur, nell’anno scolastico 2012/2013 il numero degli alunni stranieri e’ stato di 786.630 unita’, ovvero 30.691 in piu’ rispetto all’anno scolastico precedente.

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