Allarme per la pesca. Il caldo fa strage di cozze, vongole e orate

Il caldo africano non risparmia la pesca con una vera e propria strage di vongole, cozze, orate, anguille, cefali e saraghi causata dalle alte temperature dell’acqua che sta mettendo in ginocchio interi settori produttivi chiave lungo tutta la Penisola. A lanciare l’allarme è la Coldiretti con l’afa eccezionale che ha determinato un innalzamento delle temperature dei mari fino a valori che nelle acque vicino alla costa hanno raggiunto i 35 gradi portando alla fermentazione delle alghe che priva l’acqua di ossigeno portando alla moria di pesci e molluschi, con perdite fino al 40 per cento del prodotto presente negli impianti.
Un problema che si avverte in particolare nelle aree lagunari, dall’Emilia Romagna al Veneto e del Friuli Venezia Giulia fino alla Toscana, dove si sviluppano le attività di pesca e acquacoltura – spiega Coldiretti Impresapesca – e che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di centinaia di imprese con migliaia di addetti, tanto che è stato chiesto lo stato di calamità. Nei giorni scorsi, un’ondata di caldo ha travolto anche i pesci di Orbetello, con duecento tonnellate di orate, muggini e anguille della laguna morte in tre giorni per effetto delle temperature intense: i danni finora stimati sono di circa 10 milioni di euro, pari all’80% della produzione ittica della laguna.

Segui ilfogliettone.it su facebook
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Condividi
Pubblicato da