Allarme sul vaccino AstraZeneca. Aifa: effetti collaterali non chiari

Allarme sul vaccino AstraZeneca. Aifa: effetti collaterali non chiari
3 gennaio 2021

Nessun italiano potrà scegliersi il vaccino anti Covid-19. E, intanto, si parla dei primi effetti collaterali manifestati da chi è stato vaccinato. In merito, l’Agenzia italiana del farmaco non ha dubbi. Ma ha tante perplessità sul farmaco prodotto dall’azienda biofarmaceutica britannica, ingarbugliatasi nella corsa alla produzione del vaccino. Vaccino, quello della AstraZeneca, autorizzato in Gran Bretagna e in altri Paesi e atteso in dosi massicce dai Paesi Ue (Italia in primis) che potrebbe segnare una vera e propria svolta nella campagna di vaccinazione di massa. Lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, sta scommettendo tutto sul farmaco britannico, avendo più volte affermato che entro fine marzo con Astrazeneca si potrebbero arrivare a vaccinare 13 milioni di persone, senza il vaccino sviluppato da Irbm e Università di Oxford sarebbero invece 5 milioni. Una differenza non da poco.

“AstraZeneca ha incontrato alcune difficoltà, imputabili solo a lei, che l’hanno rallentata”, spiega a “Repubblica” il direttore dell’Aifa, Nicola Magrini. Come dire, la colpa è della sola casa farmaceutica e non degli enti certificatori. “L’Ema (Agenzia europea del farmaco, ndr) ha ricevuto i suoi dati, ma avrà bisogno di almeno tre settimane per valutarli” puntella Magrini, evidenziando che “serve cautela perché i risultati sono in parte incoerenti, e nei risultati pubblicati sulla rivista Lancet compaiono anche due eventi avversi di mielite, un disturbo neurologico. Dobbiamo vederci chiaro e valutare bene rischi e benefici, poterebbe aprirsi un dilemma etico non indifferente”. Insomma, prima del via libera dell’Aifa all’ingresso del vaccino AstraZeneca in Italia, tutte le carte verranno passate al setaccio. Per il resto, “il 6 gennaio aspettiamo Moderna, i cui test hanno portato dati ottimi, che darà 160 milioni di dosi”. Come detto, nessun italiano può scegliersi il vaccino. E il direttore non lascia spazio a dubbi: “L’Aifa dovrà stabilire a chi destinare ciascun prodotto, e non sarà facile di fronte a valori di efficacia potenzialmente diversi. I cittadini non potranno scegliere quale vaccino fare, decideremo noi”.

Magrini è anche convinto che “a fine mese avremo ospedali senza Covid e a fine febbraio Rsa senza Covid”. Infine, per la vaccinazione di massa bisogna attendere “a gennaio” quando l’Italia entrerà a regime, “ricevendo mezzo milione di dosi a settimana. Mentre tra gli effetti collaterali del vaccino, il direttore ricorda “un caso di paralisi facciale di breve durata, legata alla componente lipidica del vaccino, l’avevamo riscontrata anche negli studi clinici”.

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