Alle trans è vietato guidare in Russia per il nuovo codice

Il premier russo Dmitri Medvevdev ha messo la sua firma sul nuovo codice della strada, che vieta a travestiti e transessuali di guidare, scatenando un’ondata di critiche e proteste, anche da parte di una nota consigliera del Cremlino. Le norme entrate in vigore questa settimana vietano coloro a cui è stato diagnosticato un disordine della personalità e dell’identità di genere, quali travestiti e transessuali, di mettersi al volante. La lista comprende anche i feticisti sessuali, i guardoni e i pedofili, oltre a giocatori patologici e cleptomani. Nel 2012, il presidente Vladimir Putin ha firmato una legge che vieta di fornire informazioni sui gay ai minori, nonostante l’opposizione degli attivisti per i diritti umani di tutto il mondo, oltre che di star globali quali Madonna. Il nuovo codice ha l’obiettivo dichiarato di ridurre il tasso di incidenti mortali in Russia, togliendo dalla strade i guidatori con alcune patologie.

Ma una componente del consiglio per diritti umani del Cremlino ha messo in questione pubblicamente le norme, affermando che paiono una violazione dei diritti umani. Yelena Masyuk ieri ha emesso un comunicato sul sito del Consiglio sottolineando la “possibile iniquità del negare il diritto alla guida a coloro che soffrono di disordini di identità di genere e si preferenza sessuale”. “Non riesco a capire perchè, ad esempio, i feticisti, i cleptomani e i transessuali non possano guidare l’auto” scrive Masyuk sul suo blog. “Ni pare una violazione dei diritti dei cittadini russi”. La Russia deve “studiare le pratiche globali” e “stabilire se in divieto di mettersi al volante per feticisti, esibizionisti, guardoni, cleptomani e altri abbia un fondamento” scrive ancora Masyuk.

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