Nello scenario politico internazionale, la lotta contro il traffico di esseri umani emerge come una delle priorità fondamentali, tanto per l’Italia quanto per gli Stati Uniti d’America. È in questo contesto che la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha presentato al presidente americano Joe Biden una proposta di “Alleanza Globale” durante il loro incontro nello studio ovale della Casa Bianca.
La questione dei flussi migratori, in particolare gli arrivi dal confine messicano, è stata centrale nelle recenti dinamiche politiche sia in America che in Italia. Con i repubblicani che hanno enfatizzato il concetto di un’ipotetica “invasione” ignorata dall’amministrazione Biden, si delinea un contesto politico e sociale delicato, con ripercussioni a livello globale. Durante l’incontro, Meloni ha sottolineato l’importanza di porre particolare attenzione al continente africano, rimarcando che non si tratta di un continente povero, ma di uno ricco di risorse umane e naturali che è stato sfruttato con un approccio predatorio. La proposta di Meloni mira a invertire questa dinamica, sostenendo lo sviluppo dell’Africa e contrastando le migrazioni illegali e il traffico di esseri umani, definito come l’attività finanziaria criminale più redditizia a livello globale.
Riflettori sull’Africa
Il contesto della presidenza italiana del G7 ha fornito lo sfondo per l’incontro tra i due leader, con Biden che si è dimostrato molto amichevole. “Il G7 – ha sottolineato Meloni all’inizio del colloquio, alcuni minuti aperti alla stampa – porrà particolare attenzione anche al continente africano: l’Africa non è un continente povero, al contrario ha importanti risorse umane e naturali ma è stata sfruttata con un approccio predatorio. Voglio invertire questo approccio insieme a voi, ed è anche una risposta alla crisi migratoria. Dobbiamo sostenere lo sviluppo dell’Africa e mettere fine alle migrazioni illegali e al traffico di esseri umani. Il traffico di esseri umani è diventata l’attività finanziaria criminale più redditizia a livello globale e non possiamo accettarlo”.
Un incontro, quello tra Meloni e Biden, che ha visto il leader americano molto amichevole. “Le ho cantato ‘Georgia on my mind’ di Ray Charles”, ha scherzato il capo della Casa Bianca, prima di ringraziarla per il “sostegno incrollabile” all’Ucraina, per la “leadership” del G7 e per il rapporto con gli Usa: “La prima volta che ci siamo visti abbiamo detto di sostenerci a vicenda ed è vero: lo abbiamo dimostrato”. Meloni si è detta felice di “accogliere” in Puglia Biden il prossimo giugno per il summit dei capi di Stato e di governo. “Lavoriamo – ha detto – per un G7 concreto e sostanziale. Intendiamo riaffermare un ordine internazionale basato sulle regole, difendendo la libertà” e la “pace”. Oltre alla questione del traffico di esseri umani, Meloni e Biden hanno affrontato diversi altri temi di rilevanza globale, tra cui l’Intelligenza Artificiale e la crisi in Medio Oriente.
Intelligenza artificiale e Medio Oriente
Per Meloni l’IA “è uno strumento: buono o cattivo dipende dalla nostra capacità di governarlo e di contrastarne i rischi e l’impatto che può avere sul mercato del lavoro. Vogliamo svilupparla ma anche garantire che mantenga l’uomo al centro”. Sulla questione del Medio Oriente, invece, Meloni ha espresso la convinzione che “dobbiamo coordinare le azioni per evitare una escalation”, assicurando che l’Italia sostiene “pienamente lo sforzo di mediazione degli Stati Uniti”. La “priorità numero uno” è però la crisi umanitaria, su cui “l’Italia ha concentrato il suo contributo”, continuando a “cooperare” con tutti gli attori dell’area, con l’obiettivo di “fare passi concreti per garantire la prospettiva dei due popoli e due Stati, che è l’unica soluzione di lungo termine sostenibile”.
Da parte sua, su questo, il presidente americano è tornato a chiedere un “cessate il fuoco immediato” e per “almeno sei settimane”, per “consentire l’afflusso di aiuti alla Striscia di Gaza”. Al termine dell’incontro alla Casa Bianca, Meloni è ripartita per il Canada, dove incontrerà il primo ministro Justin Trudeau. Palazzo Chigi ha spento sul nascere la polemica sul mancato punto stampa della Meloni dopo l’incontro con Biden. “Il punto stampa del Presidente Meloni a Washington non è mai stato programmato per la necessità di partire per il Canada al termine dell’incontro alla Casa Bianca, che è inoltre slittato di quasi 45 minuti per esigenze dell’Amministrazione Usa – precisa il capo ufficio stampa di Palazzo Chigi, Fabrizio Alfano -. Non c’è quindi da parte del Presidente Meloni alcun ‘imbarazzo’ nel rispondere ad alcune domande dei giornalisti, come da qualcuno ipotizzato. La missione Usa-Canada non termina oggi e ci sarà occasione di approfondire le tematiche di interesse giornalistico in un punto stampa che sarà organizzato domani a Toronto”, conclude Alfano.