Il Consiglio dei ministri ha approvato la nomina del generale Francesco Paolo Figliuolo a commissario per l’emergenza dopo l’alluvione in Emilia Romagna, Toscana e Marche. Sul suo nome si è trovata l’intesa nella maggioranza. In un primo momento era stato fatto il nome del presidente emiliano Stefano Bonaccini, ma questa ipotesi è tramontata.
Nominando Figliuolo come commissario il governo “sceglie un modello centralistico” ha detto lo stesso governatore dell’Emilia Romagna, pur aggiungendo di avere “collaborato bene” con il generale durante la pandemia. Per la capogruppo al Senato di Azione-Italia Viva Raffaella Paita, quella di Figliuolo “è un`ottima nomina, una persona di grandissima competenza… e siamo certi che Figliuolo svolgerà egregiamente il suo compito, come ha brillantemente fatto durante l`emergenza Covid”.
Governatori saranno subcommissari
Sulla nomina del Commissario straordinario “tutto il rispetto per il pensiero della politica ma il governo segue l`interesse dei territori” ha detto il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ricordando che “quando il Pd governava è stato nominato il candidato del centrodestra, l`ottimo Legnini. Questo dovrebbe neutralizzare ogni tentativo di polemica”. Musumeci ha anche annunciato che i presidenti delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana e Marche saranno i subcommissari del generale, spiegando che “la struttura che Figliuolo guiderà si avvarrà di 60 unità”. La nomina di Figliuolo – secondo quanto si apprende – è stata decisa, ma perché diventi effettiva servirà un nuovo atto del Consiglio dei ministri.
Chi è Figliuolo
Nato a Potenza nel 1961, Figliuolo si è formato con il 162º corso dell’Accademia militare di Modena e alla scuola d’applicazione di Torino. Ufficiale di artiglieria da montagna, svolge le prime esperienze di comando nel Gruppo Artiglieria ‘Aosta’ a Saluzzo (Cn), per divenirne comandante nella sede di Fossano. Negli anni 1999-2000 conduce l’unità in missione in Kosovo, nell’enclave serba di Goradzevac (Pèc). Comandante del I Reggimento di artiglieria da montagna di Fossano negli anni 2004-2005, dal settembre 2009 all’ottobre 2010 ricopre l’incarico di vicecomandante della brigata “Taurinense” per assumerne, senza soluzione di continuità, il comando sino all’ottobre 2011. Inoltre, sino al 5 novembre 2018, l’incarico di capo ufficio generale del Capo di Stato maggiore della Difesa, in un momento chiave di trasformazione delle forze armate in chiave interforze. Infine, il 1º marzo 2021 viene nominato dal premier Mario Draghi quale commissario straordinario per l’emergenza Covid.