Cronaca

Alluvione Genova, Cassazione annulla sentenza ex sindaco

La Cassazione ha deciso che la sentenza di condanna per l’alluvione di Genova del 2011 nei confronti di Marta Vincenzi deve essere rideterminata, come richiesto dal procuratore generale della Cassazione. L’ex primo cittadino per i giudici e’ colpevole dei reati di disastro colposo, omicidio colposo plurimo e di una delle ipotesi di falso: quella sulla presenza di un volontario della protezione civile a guardia del rio Fereggiano. Ma sono cadute altre accuse di falso come quella che riguardava la falsificazione dell’orario di esondazione del corso d’acqua. Per questa parte non ci sara’ rinvio. Per quella esondazione che feri’ Genova e in cui morirono sei persone, quattro donne e due bambini, Vincenzi era stata condannata in primo e secondo grado a cinque anni.

Quindi ci sara’ un processo d’appello bis per l’ex sindaca del capoluogo ligure e gli altri 5 imputati. Si allontana il rischio di entrare in carcere per Marta Vincenzi, che sarebbe stato reale se la Cassazione avesse confermato la condanna a 5 anni di reclusione. Adesso con l’appello bis, e il venir meno di una accusa di falso, unitamente al fatto che per la Vincenzi sono stati eliminati alcuni capi di imputazione, sicuramente la condanna a 5 anni verra’ abbassata. “Non vedevo l’ora che finisse, invece ci sara’ una coda. Aspettero’ ancora”, ha detto Marta Vincenzi. “Avevo gia’ la valigia pronta per andare in carcere. Adesso la disfo per un po’. Spero di non andare in carcere e che il ricalcolo serva ad abbassare la condanna”.

“Siamo soddisfatti per questa decisione della Cassazione che ha cristallizzato e resa definitiva la responsabilita’ del sindaco e degli altri imputati per le sei vittime dell’alluvione del 2011 a Genova”, ha detto l’avvocato Emanuele Olcese, che rappresenta i familiari di una delle vittime, Serenella Costa, la ragazza di 19 anni morta mentre andava a prendere il fratellino a scuola. E il papa’, Marco Costa, ha aggiunto: “E’ stata una lunga battaglia. Ringrazio la procura di Genova per quanto ha fatto”. Anche gli altri familiari delle vittime hanno lasciato la Cassazione senza proteste e accettando la decisione della suprema Corte.

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redazione