Almaviva, la protesta si sposta a Roma. Il 27 sciopero nazionale

Si farà il 27 maggio a Roma la manifestazione che Cgil e Slc Palermo avevano sollecitato in questi giorni con il coinvolgimento di tutte le sedi Almaviva d’Italia. La data è stata comunicata dalle segreterie nazionali dei sindacati del settore telecomunicazioni. Anche oggi tantissimi lavoratori palermitani di Almaviva hanno partecipato alla giornata di sciopero indetta dalle sigle sindacali con un corteo dalla sede di via Cordova alla prefettura. Mancano 24 giorni alla scadenza del procedimento di avvio dei 2988 licenziamenti, resta poco tempo e la tensione sta salendo, come dimostrano i blocchi stradali durante le manifestazioni di questi ultimi due giorni. I sindacati chiedono un tavolo ministeriale che coinvolga i dicasteri del Lavoro e dello Sviluppo economico, per trovare una soluzioni possibili alla vertenza. Oggi una delegazione di rappresentanti sindacali e di lavoratori e’ stata ricevuta dal capo di gabinetto del prefetto Umberto Massocco e dalla dirigente Maria Baratta. Le Rsu hanno ribadito che la soluzione appare ancora lontana. “Abbiamo chiesto con forza che si riapra il tavolo ministeriale al Mise per delineare delle soluzioni accettabili per chiudere la vertenza – dicono Massimiliano Fiduccia e Alice Corso, Rsu Slc Cgil Palermo – e abbiamo specificato che la mediazione tentata dal governo, tradotta in una bozza di testo, e’ stata rigettata perché priva di prospettiva e troppo penalizzante per i lavoratori di Almaviva Palermo”, che temono la ‘cristallizzazione’ degli esuberi, anche alla luce della recente riorganizzazione delle due sedi, con la chiusura di quella di via Marcellini e il trasferimento in quella di via Cordova. Chiesto oltre al rispetto delle regole, un ammortizzatore sociale più strutturato e dedicato per il settore e la quantificazione e calendarizzazione degli impegni presi dal Mise su fondi dedicati, sanzione del 24bis e stop delocalizzazioni.