Almeno 11 morti per attacco Shebab a Mogadiscio

Almeno 11 morti per attacco Shebab a Mogadiscio
22 gennaio 2023

Sono almeno 11 le vittime dell’attacco degli jihadisti di al Shabab negli uffici del municipio di Mogadiscio, in Somalia. Lo rendono noto le autorità somale, come riferito dall’emittente Shabelle. Tra le 11 vittime, viene fatto sapere, ci sarebbero sei terroristi e cinque civili. Altre quattro persone sarebbero ferite. Una domenica che conclude una settimana di attacchi mortali da parte degli insorti islamisti in Somalia. L’attacco, rivendicato dal gruppo islamista radicale degli Shebab, ha scosso la capitale somala danneggiando gli edifici della zona. “I terroristi hanno fatto esplodere un veicolo carico di esplosivo su un muro del centro commerciale di Mogadiscio, vicino alla sede dell’amministrazione di Banadir”, ha dichiarato l’ufficiale di polizia Abdullahi Mohamed. I testimoni hanno detto che dall’ufficio del sindaco si sentivano ancora degli spari.

“Si sta sparando nei pressi dell’edificio principale, ma non sappiamo cosa stia succedendo all’interno”, ha detto un testimone che gestisce un’attività commerciale vicino all’ufficio. “Ci sono alcuni feriti, ma l’intera area è isolata e le forze di sicurezza ci hanno chiesto di allontanarci”, ha aggiunto la persona, che non si è identificata. Un altro testimone, Omar Nur, ha raccontato che si trovava nel centro commerciale al momento dell’esplosione e che “fortunatamente è riuscito a uscirne illeso”. Gli Shebab, un gruppo affiliato ad al-Qaeda, hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco attraverso i loro canali di comunicazione, affermando che i loro combattenti “si sono fatti strada nell’edificio preso di mira dopo aver ucciso le guardie di sicurezza”.

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Gli Shebab conducono un’insurrezione che dura da 15 anni contro il fragile governo centrale sostenuto dall’estero, con attacchi mortali in Somalia e nei Paesi limitrofi. Negli ultimi mesi, l’esercito e le milizie dei clan locali hanno riconquistato ampie porzioni di territorio nella Somalia centrale, in un’operazione sostenuta da attacchi aerei statunitensi e da una forza dell’Unione Africana. Ma gli insorti hanno spesso risposto con attacchi sanguinosi, sottolineando la loro capacità di colpire il cuore delle città somale e le installazioni militari nonostante l’offensiva.

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