Alta tensione Bruxelles-Mosca. Borrell nel mirino dell’Ue

Alta tensione Bruxelles-Mosca. Borrell nel mirino dell’Ue
Josep Borrell e Sergei Lavrov
7 febbraio 2021

Mosca rifiuta il dialogo costruttivo con l’Ue, che deve quindi trarre le conseguenze, compresa la possibilità di nuove sanzioni. L’Alto Rappresentante della Politica Estera Ue, Josep Borrell, contrattacca, sottolineando che l’espulsione di tre diplomatici europei durante la sua visita a Mosca ha mostrato che il Cremlino “non vuole cogliere l’opportunità di avere un dialogo più costruttivo” con Bruxelles. L’Unione Europea dunque “dovrà trarre le conseguenze”.

Che potrebbero essere nuove sanzioni: “Ne discuterò con i ministri degli Esteri, come sempre spetterà agli Stati membri decidere i prossimi passi, e sì, questi potrebbero includere sanzioni”, scrive Borrell sul suo blog, ricordando che i 27 hanno a disposizione anche “un altro strumento in tal senso, grazie al regime di sanzioni per i diritti umani recentemente approvato”. La visita in Russia ha infatti “confermato che Europa e Russia si stanno allontanando. Sembra che la Russia sia stia progressivamente disconnettendo dall’Europa e guardi ai valori democratici come a una minaccia esistenziale”.

Dunque “siamo a un bivio”. Si è concluso ieri il viaggio dell’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell in Russia. Prima di lasciare Mosca, il capo della diplomazia dell’Unione europea ha reso omaggio a Boris Nemtsov, figura di spicco dell’opposizione assassinato sei anni fa nel cuore della città, recandosi sul luogo dell’omicidio. Ma questo non è bastato a placare le polemiche sorte dopo l’incontro tra lui e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, incontro in cui Borrell è apparso troppo morbido sulla questione della condanna dell’oppositore Alexey Navalny e sul rispetto dei diritti umani da parte del governo russo.

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E’ accusato di non avere reagito nel corso della conferenza stampa congiunta con Lavrov, agli attacchi lanciati dal ministro russo alla Ue e agli Usa. E pare che circoli già una lettera indirizzata alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, nella quale l’europarlamentare estone Riho Terras, del gruppo del Ppe, chiede le dimissioni dell’Alto rappresentante. Nella lettera, nella quale Terras si esprime al plurale, lasciando intendere che vi siano altri firmatari, l’europarlamentare si dice “estremamente preoccupato dagli umilianti sviluppi” della visita di Borrell a Mosca, che ha “fortemente danneggiato la reputazione dell’Unione europea”.

Una visita, si sostiene, che è stata intrapresa da Borrell “di propria iniziativa” e nella quale ha mostrato “indifferenza per i crimini commessi dal regime di Putin contro gli oppositori politici”. Nel sottolineare la “mancanza di giudizio” di Borrell e la sua “incapacità nel difendere gli interessi e i valori” della Ue, Terras e gli altri possibili firmatari chiedono alla Von der Leyen di “agire” se Borrell “non si dimetterà di sua volontà”.

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