Politica

Alta tensione su Mef, nodo mega ministero Mise-Lavoro

Alta tensione su Paolo Savona al Mef e nodo ‘megaministero’ Sviluppo economico-Lavoro sulla strada che porta al nuovo Governo. In serata un post di Matteo Salvini, che annuncia “sono davvero arrabbiato” ed ottiene il like di Luigi di Maio e altre 4mila condivisioni, mostra plasticamente che il percorso e’ ancora veramente in salita. Lega e M5s insistono compatti, viene spiegato da fonti di entrambe le formazioni, su Savona, che non sarebbe scelta gradita al Quirinale. Stasera, dopo l’incontro del premier incaricato Giuseppe Conte, salito al Colle per un colloquio informale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e’ girata l’ipotesi di un ministro depotenziato, ipotesi che non trova alcun riscontro e che viene decisamente smentita da fonti leghiste. Per il viceministro al dicastero di via XX settembre, in pole viene data la M5s Laura Castelli, che era, nei giorni scorsi, considerata papabile ministro delle Infrastrutture o della Pubblica amministrazione. Il Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte e’ salito al Quirinale dopo un vertice a tre, nel quale ha interloquito con il segretario della Lega, Matteo Salvini e il capo politico dei 5 Stelle, Luigi Di Maio.

Ministri e ministeri

Dall’incontro ha potuto fare una prima sintesi delle posizioni politiche dei due partiti. Riempite tutte le caselle della compagine del futuro esecutivo, nulla puo’ dirsi pero’ ancora definito. Lo sara’ soltanto quando Conte portera’ ufficialmente delle proposte per avere da parte del Colle la nomina dei ministri. Quanto al Mise e al ministero del Aavoro, stamattina veniva considerata certa, anche se complicata da attuare tecnicamente, la nascita di un unico dicastero che li accorpasse. Titolare Luigi Di Maio. Ma in queste ore si e’ diffusa l’ipotesi che i due ministeri resterebbero divisi anche se entrambi a guida M5s. Ai Lavori pubblici dovrebbe andare un leghista, si fa il nome del senatore Stefano Candiani. Ci sono poi i nomi di Centinaio al Turismo, Molteni o Fontana all’Agricoltura, per quanto riguarda la Lega. Il M5s Alfonso Bonafede continuerebbe ad essere indicato alla Giustizia e Giulia Grillo, capogruppo dei 5 Stelle alla Camera, alla Sanita’. La leghista Simona Bordonali al ministero della Famiglia e disabilita’. Alla Difesa la M5s Elisabetta Trenta, non senza sollevare, secondo quanto si apprende, delle perplessita’. Non si fa piu’ il nome di Gianpiero Massolo per gli Esteri ma il dicastero non vedrebbe alla sua guida nemmeno l’ambasciatore Pasquale Salzano.[irp]

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redazione