Alternanza scuola-lavoro, studenti in catene contestano al Miur

L`Unione degli Studenti torna in piazza con “la marcia degli sfruttati”. Studenti in catene e tuta blu arriveranno ai piedi del MIUR mentre si svolgono gli Stati generali dell`alternanza scuola-lavoro. Partenza ore 10.30 da Piazza Sidney Sonnino fino al Ministero di Viale Trastevere. “Oggi arriveremo incatenati sotto al Ministero, per protestare contro la deriva dell`alternanza scuola-lavoro, che numerose inchieste hanno rivelato essere una forma di sfruttamento degli studenti – spiega Francesca Picci, Coordinatrice nazionale dell`Unione degli Studenti – il Ministero dichiara che con gli Stati Generali si vorrebbero raggiungere delle soluzioni agli scandali, ma nel concreto non esistono ancora risposte reali alle rivendicazioni emerse dalle mobilitazioni”. Continua Picci: “Dalle assemblee di istituto, dalle occupazioni delle scuole, da un percorso di discussione democratica abbiamo stilato le nostre proposte contro questo modello di alternanza, affinché gli studenti e le studentesse siano realmente tutelati nel loro percorso formativo: da queste dieci proposte si deve partire! Oggi saremo sotto al Ministero per far sentire dentro al palazzo la voce di chi ha subito sulla propria pelle questo scandaloso sfruttamento, insieme a tutti quelli che in questi mesi si sono mobilitati con noi!”.[irp]

“In questi mesi abbiamo incrociato tante vertenze che sul posto di lavoro, in ogni città del paese si sono mobilitate per alzare la testa contro uno stato generale di precarietà e sfruttamento – aggiunge Andrea Torti, coordinatore di Link – Coordinamento Universitario – ce lo confermano ancora i dati di questi giorni relativi all`occupazione, che continuano a denunciare il dilagare di forme contrattuali e condizioni lavorative drammatiche. Abbiamo l`esigenza di spezzare le tante catene dello sfruttamento che ci costringono ad accettare queste condizioni!”. Conclude Martina Carpani, coordinatrice Rete della Conoscenza: “Le scuole e le università sono ormai palestre di lavoro gratuito o precario, la battaglia contro ogni dinamica di sfruttamento, dal mondo della formazione a quello del lavoro, non ha confini geografici o generazionali. Per questo oggi pomeriggio saremo in piazza nel grande corteo popolare “Fight/Right! Diritti senza confini” che partirà da piazza Repubblica alle 14:00. Vogliamo imporre le rivendicazioni dei tanti che oggi non hanno alcun potere decisionale sul proprio presente, esclusi dalla società, per realizzare nel Paese una svolta radicale con i diritti, il reddito e il rispetto della dignità per tutte e tutti”.[irp]