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Altra botta per la sindaca Raggi, l’assessora Muraro indagata per abuso ufficio. Di Maio: “Non ha ancora ricevuto nessun avviso di garanzia”

di Maurizio Balistreri

Nuova tegola per la giunta comunale di Roma, guidata da Virginia Raggi dopo le cinque dimissioni, tra cui il capo di gabinetto e l’assessore al bilancio, avvenute giovedì scorso. Secondo quanto si legge su alcuni quotidiani oggi in edicola, l’assessore all’ambiente Paola Muraro (foto con Raggi)è indagata dalla Procura di Roma per abuso d’ufficio e violazioni di norme sull’ambiente. Il nome dell’assessore figurerebbe nel registro degli indagati da circa tre mesi e cioè prima della sua nomina. La notizia arriva a sole 24 ore dalla convocazione della Muraro in commissione Ecomafie dove è fissata per domani alle 17 una audizione assieme al sindaco Raggi. Il nome della Muraro, che per 12 anni è stata consulente dell’Ama (municipalizza dei rifiuti) nelle scorse settimane era già stato accostato alle inchiesta che la Procura capitolina aveva avviato e in particolare quella sul tritovagliatore di Rocca Cencia, di proprietà di Manlio Cerroni. Il pm Alberto Galanti nel procedimento indaga per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito dei rifiuti, truffa e frode nelle pubbliche forniture. Il nome della Muraro compare anche in una serie di intercettazioni, ritenute all’epoca dagli inquirenti non penalmente rilevanti, dell’inchiesta su Mafia Capitale. Dialoghi in cui compaiono anche imputati eccellenti del maxiprocesso: il ras delle coop romane, Salvatore Buzzi, e l’ex ad di Ama, Franco Panzironi. Quelle intercettazioni saranno ora acquisite dalla Procura e finiranno nel filone delle indagini sullo smaltimento dei rifiuti a Roma.

E mentre Paola Muraro si dice tranquilla e il suo avvocato, Salvatore Sciullo, ribadisce di non avere ricevuto alcuna informazione di garanzia, la notizia della sua iscrizione potrebbe essere ufficializzata già domani alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle Ecomafie, dove l’assessore ha chiesto di essere ascoltata. In merito all’audizione, il presidente della commissione parlamentare eco-mafie Alessandro Bratti, dichiara all’Ansa: “Al momento non ho comunicazioni differenti, domani alle 17 aspetto sindaca e assessore competente in commissione dove rimarranno per tutta l’audizione. Qualora fosse indagata, Muraro potrà avvalersi di un avvocato di supporto, così come qualsiasi tipo di audito in questa situazione”. Per Luigi Di Maio, “Roma è una grande sfida per noi e la porteremo avanti”, quindi, “non arretreremo di un centimetro”. In merito alla Muraro indagata il leader Cinquestelle dribbla: “Non ha ancora ricevuto nessun avviso di garanzia ma il Movimento nel caso non ha mai fatto sconti a nessuno”. Spiega il legale dell’assessora Muraro, Sciullo: “La posizione della mia assistita non cambia: domani si recherà in commissione Ecomafie ed è pronta a consegnare un dossier voluminoso e a rispondere a tutte le domande che le verranno poste dai commissari”. Inevitabili le reazioni.

CODACONS Il Codacons depositerà domani formale costituzione di parte offesa nell`inchiesta aperta dalla Procura di Roma nei confronti dell’assessore all’ambiente Paola Muraro per abuso d’ufficio e violazioni di norme sull’ambiente. “Ci auguriamo che la Muraro possa dimostrare la sua totale estraneità ai fatti, ma le accuse della Procura sono così gravi che, se confermate, configurerebbero un danno per tutti i cittadini romani – spiega il presidente Carlo Rienzi – Proprio in rappresentanza degli utenti della capitale, che pagano le tasse sui rifiuti più alte d`Italia e sono letteralmente sommersi dalla spazzatura, ci costituiremo domani parte offesa nell`inchiesta, come associazione ambientalista e rappresentativa degli interessi dei romani”.

ESPOSITO “Quando dicevo che Muraro era figura opaca non sbagliavo. Ora quale complotto inventeranno quelli del M5S?”. È quanto scrive su Twitter il senatore del Partito Democratico Stefano Esposito lanciando l’hashtag #raccoltaindifferenziata.

BONELLI “Non sono tra quelli che ritiene che ad un avviso di garanzia per un amministratore pubblico necessariamente seguano le dimissioni. L’opportunità delle dimissioni dipende dai reati contestati. Nel caso dell’assessora all’ambiente Paola Muraro non ho dubbi nell’affermare che si deve dimettere e rapidamente principalmente per il bene di Roma perché la Capitale ha bisogno di un assessora/e all’ambiente che a tempo pieno affronti le sue tante emergenze e non un’ assessora impegnata a difendersi nelle aule di giustizia proprio sulle questioni che riguardano la sua attività istituzionale”. Lo dichiara Angelo Bonelli della federazione nazionale dei Verdi che aggiunge: “c’è un altro tema cha sommato al fatto che l’assessora è indagata rende necessarie e giuste le dimissioni o il ritiro da parte della Sindaca Raggi delle deleghe: il fatto, ormai arcinoto, che la Muraro è stata consulente di Impregilo società che ha gestito i rifiuti in Campania i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti e di Ama per 12 anni”.

MARCUCCI “Dimissioni, liti, super stipendi, scelte fallimentari. Ora anche il caso Muraro. Giunta Raggi: l’ultimo chiuda la porta”. Lo scrive su twitter il senatore Pd Andrea Marcucci.

 

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