Altri guai giudiziari per il Pd: chiesto l’arresto di Raffaella Paita
TORMENTI DEMOCRATICI La requisitoria dei pm Ciccarese e Dotto: “Due anni e otto mesi per l’alluvione dell’ottobre 2014”. È accusata di omicidio colposo e disastro colposo
Ogni giorno ha la sua pena per il Partito Democratico e Matteo Renzi. Quella di oggi ha il volto di Raffella Paita, ex candidata governatore del Pd in Liguria, ex assessore regionale alla Protezione civile e attuale capogruppo dei Dem in consiglio regionale. I pm Patrizia Ciccarese e Gabriella Dotto hanno chiesto per lei due anni e otto mesi di reclusione. La vicenda è quella legata all’alluvione che, nell’ottobre 2014, colpì Genova. Paita, insieme all’ex dirigente della Protezione civile Gabriella Minervini, è accusata di omicidio colposo (per la morte dell’ex infermiere Antonio Campanella) e disastro colposo. Secondo i magistrati le due avrebbero ignorato i bollettini meteo dell’Arpal, che già dal giorno prima dell’alluvione parlavano di situazione critica, e avrebbero sottovalutato le numerose segnalazioni dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. Sia Paita che Minervini, spiegano i pm, nonostante fossero a conoscenza di ciò che stava accadendo, “non diramarono l’allerta meteo ritardando, di fatto, i soccorsi e la gestione dell’emergenza”.
Paita aveva chiesto di essere processata con rito abbreviato e quindi la sentenza potrebbe arrivare entro l’estate. Minervini, invece, ha scelto il rito ordinario e quindi il gup Ferdinando Baldini dovrà decidere se rinviarla a giudizio o proscioglierla. “Sono molto serena, come sempre. Ho tanta sicurezza e fiducia nelle istituzioni e nella magistratura – commentato la capogruppo Pd -. Attendo con grande fiducia l’esito di questo processo perché io ho sempre agito in modo responsabile, con serietà e dedizione. Continuo a pensare di non avere alcuna responsabilità perché non spetta al politico diramare l’allerta”. Il processo proseguirà il prossimo 6 giugno.