Politica

Altro scandalo travolge Hollande, Le Roux si dimette. Ed è il quinto ministro in cinque anni di presidenza

All’indomani delle rivelazioni sull’impiego delle figlie come assistenti parlamentari, il ministro degli Interni francese Bruno Le Roux (foto), si è dimesso. In un breve discorso dalla prefettura di Bobigny, a Parigi, il ministro ha tenuto a ribadire la sua onestà e ha espresso la volontà di non nuocere al governo. “Affermo la mia onestà e il mio attaccamento alla verità nei rapporti umani così come nelle mie azioni politiche”, ha detto il ministro nell’annunciare la sua decisione, poche ore dopo un incontro con il presidente Francois Hollande e il primo ministro Bernard Cazeneuve. E’ la quinta volta dal 2012 che un ministro della presidenza Hollande si dimette per scandali di corruzione o clientelismo. La vicenda di Le Roux ricorda da vicino quella del candidato della destra alle presidenziali Francois Fillon, a sua volta sotto inchiesta per la vicenda degli impieghi fittizi alla moglie Penelope e a due suoi figli.

Fillon, che non ha voluto rinunciare alla sua candidatura all’Eliseo, è passato rapidamente dalla posizione di favorito nei sondaggi, al terzo posto nel primo turno, quindi escluso dal ballottaggio La tv TMC ha riferito ieri sera che Le Roux ha fatto alle figlie vari brevi contratti tra il 2009 e il 2016 per un totale di 55.000 euro. Le ragazze erano ancora a scuola, quindi minorenni, quando sono state assunte la prima volta e hanno continuato a lavorare per il padre, percependo denaro pubblico, mentre erano all’università. Le Roux, che ha negato di aver commesso irregolarità, ha detto a TMC che le figlie hanno lavorato per lui durante le vacanze estive. Era titolare degli Interni da dicembre, quando Cazeneuve era passato alla guida del governo, dopo le dimissioni di Manuel Valls. Adesso la poltrona di ministro degli Interni sarà occupata da Matthias Fekl, finora sottosegretario al commercio estero. I parlamentari francesi possono assumere i familiari, purché svolgano un vero lavoro. Il candidato dei Republicains all’Eliseo, Fillon è indagato per malversazione dopo aver garantito stipendi pubblici alla moglie Penelope e a due figli. Lo scandalo “Penelopegate” nasce dal sospetto che abbiano percepito 900mila euro per non svolgere alcun lavoro. Anche Fillon sostiene di non aver fatto nulla di illecito e dice che l’inchiesta ai suoi danni è un “assassinio politico”.

 

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