Amatrice un anno dopo. Renzi: “Quattro miliardi di danni. Serve forte spirito di comunità”

TERREMOTO Il premier: “La misura per l’adeguamento sismico sarà prorogata e l’ecobonus del 65% anche nel 2017”. Errani: “Riconosceremo tutti i danni” di Maurizio Balistreri

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di Maurizio Balistreri

E’ trascorso esattamente un mese da quando una devastante scossa di Magnitudo 6.0 nella notte tra il 23 e il 24 agosto ha raso al suolo interi paesi come Amatrice, Accumoli, Pescara ed Arquata del Tronto e molti altri comuni in provincia di Rieti, Macerata e L’Aquila. Un mese fa quella scossa, e le oltre duemila successive, hanno causato la morte di 295 persone. L’orologio è ancora fermo alle 3.36. E anche ieri, la terra ha continuato a tremare. La conta dei danni continua. Per una stima “come minimo nelle aree interessate siamo sui 4 miliardi ma è un’analisi che dovrà essere verificata”, fa sapere il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Il sisma “ha colpito non solo i luoghi in cui ci sono state le vittime ma ha creato tante lesioni, in particolare nelle Marche c’è una lesione profonda per molte comunità”, aggiunge. Ed annuncia: “La misura fiscale che consente di intervenire nelle case per l’adeguamento sismico oltre che per l’efficientamento energetico sarà prorogata, chi potrà avrà l’ecobonus del 65% anche nel 2017”.

Il premier invita gli italiani i cittadini a fare interventi per la prevenzione sismica: “Talvolta basta poco”, evidenzia, sottolineando che anche nell’ultimo sisma si è visto che “dove si era intervenuti la situazione era diversa”. Tuttavia, Renzi è consapevole che riportare il tutto allo scenario prima del sisma è inumano. Come è altrettanto convinto che “da un terremoto si esce se c’è uno spirito forte di comunità, la ricostruzione è sempre un fatto problematico ma occorre valorizzare le comunità”. Anche il commissario Vasco Errani è più che consapevole del fatto che la ricostruzione post-terremoto “sarà una partita molto difficile e una sfida molto lunga ma se l’Italia fa la sua parte non ce n’è per nessuno”. “Stiamo gestendo – sottolinea – con atteggiamento molto serio e rigoroso la ricostruzione, senza promesse, senza show o effetti speciali, per una realtà molto difficile che vogliamo rimettere tutto come prima e più bello di prima”. E sottolinea che “riconosceremo tutti i danni che saranno verificati ovunque si siano verificati: questo è un terremoto che ha avuto un prolungamento nelle Marche, è andato lontano e tutti i danni saranno riconosciuti puntualmente con le verifiche”.