Ambiente: assessore regionale, a lavoro per recuperare ritardi sindaco Palermo
“Ancora una volta il sindaco Leoluca Orlando fa affermazioni senza sapere di cosa sta parlando e perdendo l’ennesima occasione per tacere. Le opere relative alla depurazione che Orlando lamenta essere al palo sono oggi in esecuzione solo grazie alla struttura commissariale voluta dal governo Renzi, posto che dovevano esser compiute già a dicembre 2014″. Così Vania Contrafatto, assessore all’Energia della Regione siciliana e commissario nominato dal Governo nazionale per gli interventi di depurazione in Sicilia, replica al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. Il primo cittadino intervenendo a proposito della maxi multa inflitta dall’Unione europea all’Italia, e in particolare alla Sicilia, sotto forma di taglio dei fondi comunitari perché non a norma con le procedure di depurazione delle acque, aveva puntato il dito contro l’inadeguatezza politica, tecnica e culturale del governo della Regione”.
Secondo Orlando a causa del commissariamento a Palermo sono rimaste al palo opere per quasi 57 milioni di euro. “Tutte opere per le quali – puntualizza il sindaco – gli uffici tecnici e amministrativi comunali avevano lavorato con grande tempismo e professionalità”. A stretto giro di posta arriva la puntualizzazione del commissario Contrafatto. “Orlando, anziché fornire collaborazione istituzionale – dice -, non manca di attaccare la struttura commissariale solo per coprire le falle della propria amministrazione che per anni ha accumulato ritardi, finendo infine commissariata. La struttura che dirigo è da mesi all’opera per recuperare il tempo perduto, bloccare le sanzioni europee e consegnare ai siciliani un sistema di depurazione efficiente e in linea con la normativa: le polemiche le lasciamo a chi ha tempo da perdere” conclude.