Entrera’ in funzione nei primi mesi del 2015 il “Towfish”, il veicolo rimorchiato subacqueo contenente tutti i sensori necessari per analizzare l’acqua del mare del Canale tra Malta e la Sicilia ed in particolare nelle aree marine protette Plemmirio di Siracusa e Isole Pelagie e nell’isola di Malta. E’ quanto emerso stamattina, nell’aula magna del Palazzo centrale dell’Universita’ di Catania, nel corso del seminario di divulgazione del Programma operativo Italia-Malta 2007-2013 “BioDiValue, il valore economico della biodiversita’ e degli ecosistemi” organizzato dal Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’ateneo catanese. Il progetto Biodivalue, finanziato con fondi europei, grazie al mezzo subacqueo realizzato dall’unita’ di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’ateneo etneo consentira’ di prevenire i rischi legati ai territori costieri e ai mari. Capofila del progetto e’ l’Arpa Sicilia – sezione di Siracusa, i partner coinvolti sono le Amp “Plemmirio” di Siracusa e “Isole Pelagie” di Lampedusa, l’Ispra, Green Life, l’Universita’ di Catania, l’University of Malta e Gal Xlokk. Il towfish e’ dotato di una fotocamera per medusa, di una fotocamera VPR e di un strobo-luce per il rilevamento di plancton, di un sensore CDT (conducibilita’, profondita’, temperatura), di un sensore di nitrati e di un sensore di idrocarburi. Quattro attuatori muovono le ali principali, il timone e lo stabilizzatore di poppa del towfish.