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America’s Cup, New Zealand piazza il break. Parla Max Sirena

Sorride a New Zealand il recupero di Gara 7 e Gara 8 della finale di America’s Cup. Il Defender vince entrambe le regate e allunga 5-3 nella serie con Luna Rossa. In Gara7 Luna Rossa paga al traguardo un ritardo pesante. Dopo aver vinto la partenza, gli italiani hanno subìto il primo sorpasso di questa finale nel terzo gate. Da quel momento, con acque libere, Te Rehutai vola letteralmente e rifila un distacco di 58″ ai rivali. Pazza Gara8. Il Defender va giù dal foil e paga un ritardo di oltre 4′ nel secondo gate. Quando Luna Rossa sembra avviarsi verso il punto del pareggio, il nuovo colpo di scena: anche gli italiani si piantano e non riescono a ripartire. Te Rehutai torna sui foil, recupera 8′ in un gate e, in una gara accorciata a 5 lati a causa dello scarso vento, porta a casa il punto del 5-3 con un vantaggio di 3’55”. Nella notte tra lunedì e martedì il primo match point per Te Rehutai.

Parla Max Sirena, skipper di Luna Rossa

“E` stata una giornata amara, abbiamo perso entrambe le regate e non è andata ovviamente come volevamo. Siamo partiti bene in entrambe le gare, i ragazzi sono stati bravi a condurre tutta la fase di pre-partenza, abbiamo preso il lato che volevamo e abbiamo incrociato davanti alla prima virata”. Questa l’analisi di Max Sirena, skipper di Luna Rossa dopo le regate di questa notte, entrambe vinte da Team New Zealand. Il romagnolo si è poi soffermato sulla caduta dal foil che ha compromesso la prestazione di Luna Rossa nel corso di gara-8: “E` stata una giornata caratterizzata da grossi salti di vento, che hanno poi influito sul risultato finale. Nella seconda regata siamo partiti bene e abbiamo controllato tutta la prima bolina. Sapevamo che il vento sarebbe potuto calare sotto quelle che noi chiamiamo `condizioni di non foiling`. Sono caduti prima loro, poi dopo noi. Purtroppo con queste barche il primo che riesce a rialzarsi sui foil poi vince, non conta se hai anche un chilometro di vantaggio. Quando si regata in condizioni così al limite, può succedere che se non sei perfetto cadi dai foil. Oggi però non è stato il caso, sono caduti anche loro. Queste barche hanno una velocità di volo di 19 nodi e se scendi sotto quella rischi di cadere, c`è poco da fare”.

Sirena si sforza dunque di guardare avanti: “E` un peccato perché la prima regata era andata, ma nella seconda eravamo in controllo. Niente, impareremo la lezione, faremo i nostri soliti debrief e torneremo in acqua più agguerriti di oggi”. Lo skipper afferma che la squadra non si è abbattuta, ma è pronta a dare ancora battaglia: “Il morale è alto perché siamo stati molto bravi nelle fasi di partenza, mentre negli ultimi giorni eravamo stati un po` altalenanti. Sappiamo che possiamo batterli, dobbiamo semplicemente regatare meglio e magari avere anche un pizzico di fortuna. Domani le condizioni saranno di vento molto leggero, al limite del regatabile”.

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