Vittorio Sgarbi si lancia nell’ennesima avventura politica e lo fa mettendo in campo il suo animale preferito: la capra. Il critico d’arte a Cosenza mette a disposizione il suo Partito della rivoluzione a sostegno del candidato sindaco del centrodestra. E come simbolo la lista del partito di Sgarbi avrà proprio la capra. Una decisione, quella del critico, che rappresenta un’eccellente operazione di marketing politico. Il tormentone di Sgarbi, l’epiteto “capra, capra, capra” utilizzato come insulto nelle dialettiche televisive e ormai diventato un vero e proprio cult su internet, diventa così un simbolo politico.
La lista del Partito della rivoluzione, infatti, sarà riconoscibile sulle schede elettorali alle amministrative a Cosenza proprio per quel caprone che, di profilo, campeggia su sfondo giallo. Sotto alla sagoma dell’animale, eretto alla sommità di un podio, c’è il nome “Sgarbi” in maiuscolo con la scritta “Laboratorio della bellezza”. Sopra la caprail nome del Partito della rivoluzione. Una novità che, nelle intenzioni di Sgarbi, potrebbe essere solo l’inizio di un esperimento che si estenderà dalla Calabria verso ambiti nazionali. Così il critico d’arte torna sulla scena politca dopo l’esperienza al Comune di Salemi e dopo aver manifestato l’intenzione di candidarsi a Milano e di fare l’assessore a Bologna o a Roma.